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Questo articolo è stato pubblicato il 18 dicembre 2013 alle ore 13:56.

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Il commissario Ue per l'Ambiente, Janez PotocnikIl commissario Ue per l'Ambiente, Janez Potocnik

La cattiva qualità dell'aria è la prima causa ambientale di morte prematura in Europa: nel 2010 circa 400mila persone sono morte per l'inquinamento dell'aria. La Commissione Europea ha adottato oggi nuove misure per contrastare questo fenomeno nel piano strategico Clean Air Programme for Europe, per assicurare che i limiti esistenti siano rispettati dagli stati membri entro breve termine, fissando ulteriori obiettivi da raggiungere entro il 2030.

«La cattiva qualità dell'aria è un killer invisibile e impedisce, in troppi casi, una completa vita attiva», ha commentato il Commissario Ue per l'Ambiente, Janez Potocnik , presentando il nuovo pacchetto di regole sull'aria che aggiorna la legislazione in materia e riduce ulteriormente i livelli di emissioni nocive provenienti dalle industrie, dal traffico, dagli impianti energetici e dell'agricoltura.

«Questa nuova politica- ha affermato il Commissario per la Salute, Tonio Borg,-ridurrà il numero di bambini che soffrono di asma o problemi respiratori, il numero di persone che morirà di cancro o soffrirà di problemi cardiovascolari. Nel lungo periodo si raggiungerà un livello di aria più pulita per tutti».

In particolare la direttiva europea prevede l'introduzione di nuovi limiti per le emissioni anche per le piccole e medie installazioni energetiche, sia nuove che già esistenti ,attraverso un semplice schema di registrazione per vecchi e nuovi impianti. Misure più severe di controllo saranno avviate perchè i Paesi membri rispettino le regole stabilite dall'Ue attraverso la revisione della direttiva sui limiti nazionali delle emissioni. Inoltre un maggiore sostegno alla ricerca, all'innovazione e alla cooperazione internazionale contribuiranno alla riduzione dell'inquinamento atmosferico in particolare nelle città.

Oltre ad avere effetti negativi sulla salute, l'aria inquinata, ha un considerevole impatto negativo sui costi della sanità e contribuisce ad abbassare la produttività con la perdita di giorni lavorativi. Un prezzo elevato per la società: circa 23 miliardi di euro a l'anno. Dall'applicazione della direttiva si calcola di ricavare tra i 40 e i 140 miliardi in benefici per la salute dei cittadini.

Entro il 2030, secondo la Commissione europea, queste nuove misure porteranno alla riduzione di circa 58 mila morti premature per inquinamento dell'aria, con vantaggi soprattutto per i bambini e gli anziani. Rilevanti saranno i benefici sull'ecosistema, le aeree protette e le foreste grazie al contrasto all'inquinamento di atmosferico. Le nuove misure avranno anche un impatto positivo sulla crescita economica: si creeranno circa 100mila posti di lavoro grazie alla maggiore produttività e competitività che deriveranno dalla riduzione dei giorni di lavoro persi. «Questa direttiva farà diventare l'industria tecnologica "pulita" un importante settore per la crescita Europea», ha concluso il Commissario Ue per l'Ambiente.

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