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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2013 alle ore 18:51.

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«Lo abbiamo detto, lo abbiamo fatto. Come sottolineato dal segretario del Pd Matteo Renzi, la decisione di penalizzare i cosiddetti Comuni no-slot machine era sbagliata. Per questo, abbiamo elaborato un emendamento soppressivo degli effetti di quello approvato al Senato, a prima firma del capogruppo Roberto Speranza. Verrà votato alla Camera nei prossimi giorni». Lo ha detto il portavoce della segreteria Pd Lorenzo Guerini.

Intesa Letta-Alfano
Oggi il presidente del consiglio Enrico Letta ha definito la norma sulle slot machine «un errore». E ha assicurato che «il governo rimedierà». Mentre ieri Letta, in un colloquio con Matteo Renzi (che aveva bollato la norma come «una porcata»), aveva assicurato al segretario del Pd un intervento per neutralizzare l'emendamento al dl salva Roma, ispirato dal governo e presentato dalla senatrice Federica Chiavaroli di Ncd, che mette a carico dei Comuni il «mancato gettito» derivante dalle disposizioni per limitare la proliferazione di sale giochi accanto a scuole e centri anziani come prevede del resto la delega fiscale allo studio di Palazzo Madama.

Ridotti i trasferimenti ai Comuni che vietano le slot
L'emendamento contenuto attualmente all'interno del decreto Salva-Roma licenziato ieri dal Senato prevede la riduzione dei trasferimenti a favore delle regioni e degli enti locali qualora siano approvate norme in materia di gioco che determinino minori entrate erariali o maggiori spese statali. La riduzione quindi sarà corrispondente all'entità delle minori entrate o delle maggiori spese.

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