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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2013 alle ore 10:00.
L'ultima modifica è del 21 dicembre 2013 alle ore 12:42.

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I figli dei ministri degli Interni e dell'Economia turchi sono stati accusati e messi in custodia cautelare dai giudici a Istanbul nell'ambito della "tangentopoli" che sta scuotendo la Turchia, mettendo in difficoltà il primo ministro Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto la tv. Tra le persone accusate di corruzione, frode, traffico illecito d'oro e appropriazione indebita, risulta anche l'amministratore delegato di una grande banca pubblica, la Halkbank, hanno specificato le reti Ntv e Cnn-Turk.

Al termine di una notte di interrogatori nel palazzo di giustizia di Istanbul, Baris Güler e Kaan Caglayan, figli del ministro degli Interni Muammer Güler e dell'Economia Zafer Caglayan, sono stati arrestati su richiesta del procuratore incaricato del dossier. Oltre a questi ultimi due arresti, circa altre venti personalità vicine al governo sono state arrestate ieri in Turchia, fra cui il direttore della banca pubblica Halk Bankasi, Suleyman Aslan, e il manager azero, Reza Zerrab, tutti sospettati di corruzione, frode e reciclaggio, nell'ambito di un'inchiesta sulla vendita di oro e su transazioni finanziare tra Turchia e Iran sotto embargo. Secondo vari analisti turchi, la vicenda è da leggere sullo sfondo dello scontro, ormai a tutto campo, tra i sostenitori del leader musulmano Fetullah Gulen e il premier Erdogan in vista delle amministrative di marzo.

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan nel frattempo ha ventilato la possibilità di espellere dal paese alcuni ambasciatori stranieri responsabili di "provocazioni" nel contesto delle tensioni provocate da recente, clamoroso, scandalo di corruzione. "Alcuni ambiasciatori sono impeganati in azioni di provocazione" ha detto Erdogan parlando in diretta tv da Samsun, sul Mar Nero. "Non siamo certo tenuti a ospitarli nel nostro paese" ha aggiunto Erdogan. Erdogan ha invitato l'ambasciatore degli Stati Uniti ad Ankara, Francis Ricciardone, a "pensare agli affari suoi", in riferimento all'inchiesta sulla corruzione che scuote da una settimana il paese

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