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Questo articolo è stato pubblicato il 23 dicembre 2013 alle ore 12:14.
L'ultima modifica è del 23 dicembre 2013 alle ore 22:29.

Per gennaio termini iter della delega fiscale
Il Governo punta su una semplificazione fiscale, strategica in una fase di crescita zero. «Non ho dubbi - afferma il presidente del Consiglio - che il 2014 sarà l'anno importante per un fisco diverso, più amico». «Ci impegneremo affinchè a gennaio termini l'iter della delega fiscale, se il Parlamento lo approva entro allora e approviamo i decreti attuativi, ci saranno riforme molto importanti per il fisco, come la riforma del catasto, quella della riscossione». Il presidente del Consiglio annuncia poi che «a gennaio il Governo varerà un altro intervento per una giustizia civile piu" funzionante"».
Emergenza carceri: amnistia e indulto competenza esclusiva delle Camere
Letta parla anche dell'emergenza carceri. «Amnistia e indulto - ricorda - sono competenze esclusive delle Camere. A gennaio ci sarà un altro passaggio sulla giustizia e vogliamo sollecitare il Parlamento sull'approvazione delle norme che riformano la custodia cautelare: un terzo dei detenuti é in attesa di giudizio ed é una situazione abnorme». L'Esecutivo «ha intenzione di mettersi a lavoro per la revisione degli standard dei Cie e del sistema dell'accoglienza in genere. Proporrò una riforma della cittadinanza e dello ius soli nel patto di Governo». Sempre a gennaio «ci sarà una discussione su alcuni aspetti della Bossi-Fini».
Non sfasciamo pensioni, ma nessuno per strada
Letta ricorda che «in 8 mesi 33mila persone che stavano nella categoria degli esodati hanno trovato risposta e questa è la dimostrazione di un governo e un paese che non vuole sfasciare la riforma delle pensioni ma non vuole lasciare nessuno perso per strada».
Gioco d'azzardo: Letta, dopo "porcata" slot cambio radicale
«Il piano d'azione» contro il gioco d'azzardo «non conterrà impegni generici - dice Letta - , lì dentro ci sarà un complesso di interventi che modificheranno il modo di agire nei confronti di questo settore, che ha dimostrato di fare danni sociali evidenti e forti». «Il piano d'azione é quasi pronto - continua -. E quel che é successo alla Camera» con la cosiddetta "porcata" sulle slot machine «sicuramente necessita un cambio radicale».
Alle spalle la parte più complessa della crisi
«Alle spalle abbiamo la parte più complessa della crisi, ma Italia ce la farà», continua il presidente del Consiglio. E aggiunge: «Alla conferenza stampa di fine anno 2014 sono convinto che commenteremo dati economici diversi e migliori. E commenteremo riforme istituzionali compiute, a partire dalla riforma elettorale. L'anno prossimo sarà l'anno della crescita».
Nel 2013 svolta generazionale, come nel Dopoguerra. Renzi non vuole il voto
Il presidente del Consiglio pone l'accento sul passaggio generazionale: «L'Italia di un colpo dal 24 aprile ha recuperato 30 anni nel calendario, il 2013 è l'anno che verrà ricordato come una svolta generazionale senza precedenti nella storia repubblicana italiana, una svolta senza precedenti di cui c'era bisogno», che «riguarda complessivamente il Paese». Svolta generazionale che vede lo stesso Letta alla guida dell'Esecutivo e Matteo Renzi alla segreteria del Pd. «Non condivido sospetti su una presunta corsa di Renzi alle elezioni», commenta Letta. E alla scelta del sindaco di Firenze di aprire una trattativa sulla riforma della legge elettorale con le opposizioni, M5s e Forza Italia, il premier avverte: «Fanno bene Renzi e il Pd a parlare con Forza Italia».
Napolitano ha salvato l'Italia
Letta si schiera a difesa del Capo dello Stato, criticato negli ultimi giorni dal leader dei Cinque Stelle Grillo. «Le critiche - afferma - sono legittime, non ci sono istituzioni esenti. Ritengo tuttavia che in queste ultime settimane si è passato il limite». Occorre «agire con fermezza» perché - continua il presidente del Consiglio - Napolitano «non solo non ha travalicato i suoi poteri ma con la sua credibilità ha svolto una funzione fondamentale. Credo - confida Letta - che il Presidente abbia salvato l'Italia».
A Berlusconi: non sia nichilista, la sua storia non lo merita
Letta manda poi un messaggio a Berlusconi. «Per la politica italiana - afferma -, mi auguro e mi sento di fare un appello a Berlusconi e a Forza Italia che non si facciano prendere la mano dalla strada populista e nichilista. Sarebbe un errore per il paese e per chi é stato presidente del consiglio come Berlusconi».
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