I nuovi italiani e le loro imprese extraordinarie
Arrivano in Italia senza nulla da perdere. Dietro lasciano il mare. In tasca hanno il senso del rischio e la voglia di farcela. Rischiano il tutto e per tutto pur di affermarsi. E, qualche volta, ce la fanno. Dimenticate i lavavetri e i barconi pieni di clandestini. Sono extracomunitari sì, ma di mestiere fanno gli imprenditori. E sono illuminati. Vediamo qualche storia d'eccellenza
di Eleonora Chioda
8. Storia 5/Extrabanca: il primo istituto di credito per gli immigrati in Italia
Le filiali di Extrabanca sono quattro. Nel 2014 ne apriranno altre 4, 9 nel 2015.
«I nostri primi clienti sono filippini. Poi ci sono cinesi, indiani, abitanti del Sri Lanka, peruviani. Siamo una banca, il primo istituto di credito nato in Italia proprio per aiutare i protagonisti di queste storie, cittadini stranieri e le loro imprese» esordisce Paolo Caroli, amministratore delegato e primo dipendente di Extrabanca, nata a Milano nel 2010. «Come è nata l'idea? Siamo partiti analizzando il segmento degli immigrati. Lo abbiamo scoperto dinamico, in crescita, e con un forte peso sul nostro Pil. Un segmento che però non è seguito dalle banche tradizionali».
Con Caroli, il fondatore Andrea Orlandini ha convinto a investire prima 61 imprenditori e due investitori istituzionali (Assicurazioni Generali e Fondazione Cariplo) e poi, nel gennaio 2013, anche il fondo di private equity Sator di Matteo Arpe, oggi primo azionista di Extrabanca con il 38,4% .
«La nostra storia dimostra che si può fare un buon investimento e del bene, contribuendo all'integrazione degli immigrati in Italia. Aiutiamo la loro economia a crescere. Insegniamo loro quali sono le regole, spieghiamo come funziona il nostro "sistema", le opportunità di sviluppo e crescita, che perdono se non lavorano alla luce del sole. E scopriamo stranieri disposti a capire, imprenditori con voglia di emergere e giovani con un forte attaccamento al lavoro» aggiunge Caroli.«Non immaginateci, però, come una banca uguale alle altre. I nostri 72 dipendenti sono per il 65% immigrati, tutti laureati (previsioni di raddoppio nel prossimo anno).
In Extrabanca lavorano 14 nazionalità diverse. Si parlano 16 lingue. Siamo aperti fino alle 19, sabato compreso. Non ci sono guardie giurate all'ingresso. Offriamo pochi prodotti, semplici, che si spiegano in 60 secondi. Il vero valore aggiunto è nella relazione. E poi, lato positivo, siamo sempre in festa. Partecipiamo a tutti i festeggiamenti nazionali e religiosi dei nostri clienti» conclude Caroli. Extrabanca ha lanciato anche ExtraBusiness: si cercano immigrati con un'idea di impresa che diventeranno i protagonisti di un reality su Babel Tv (canale 136, Sky.) Il vincitore avrà un finanziamento a tasso agevolato di 50mila euro per avviare la sua impresa.
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