Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2013 alle ore 08:39.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 11:15.

My24

Parziale ripescaggio delle misure salva bilancio del comune di Roma, ma lasciando fuori della rete di salvataggio la super addizionale Irpef. Limatura alla neonata web tax per ritardarne a luglio il decollo e comunque non senza il "visto" giuridico di conformità Ue. Stesura, nero su bianco, delle clausole per lo stop degli affitti d'oro delle sedi istituzionali, in primis Camera e Senato. Ulteriore proroga degli sfratti ma di soli sei mesi e non «generalizzata».

E ripristino del bonus mobili nella versione estensiva e senza tetto antecedente il restyling parlamentare della legge di stabilità fortemente voluto dai "grillini". Su queste coordinate, anche assai distanti tra loro, si snoda la rotta del decreto milleproroghe varato ieri dal Consiglio dei ministri dopo una riunione di circa due ore e non senza "appendici tecniche".
Il testo, nato dalla miscela della consueta opera di fine anno di slittamento dei termini e da una fetta del decreto Salva Roma "ritirato" dal Governo dopo essere finito nel mirino del capo dello Stato per gli appesantimenti emendativi, prevede anche la proroga del divieto di incrocio di stampa e Tv e delle scadenze fiscali per i contribuenti della Sardegna colpiti dall'alluvione dell'ottobre scorso. A questi ultimi è concessa la possibilità di versare i tributi sospesi entro il 24 gennaio prossimo senza sanzioni e interessi.
Sulla questione "Roma" Palazzo Chigi fa sapere che il commissario straordinario è autorizzato a inserire per un importo massimo di 115 milioni di euro nella massa passiva le eventuali partite debitorie già emerse da obbligazioni od oneri anteriori al 28 aprile 2008. Inoltre, Roma capitale può riacquistare l'esclusiva titolarità dei crediti e può avvalersi di appositi piani pluriennali per il rientro dai crediti verso le proprie partecipate. Un'operazione da 485 milioni che dovrebbe consentire di regolare i rapporti economici tra il Campidoglio e il Commissario per il rientro dal debito di Roma capitale attraverso un nuovo meccanismo delle relazioni di "dare e avere", come ha spiegato il sindaco Ignazio Marino. Sarà infatti possibile inserire nella gestione commissariale debiti antecedenti alla sua istituzione, finora sfuggiti alla contabilizzazione capitolina.
Arriva anche la norma salva-Venezia e in particolare per le opere di urbanizzazione primaria e di restauro del patrimonio in laguna. I comuni che hanno ricevuto i contributi per la salvaguardia di Venezia ma che hanno anche il patto di stabilità non si vedranno bloccare le assunzioni e la riduzione del loro fondo di riequilibrio e del fondo perequativo non potrà comunque eccedere il 3% delle entrate correnti dell'ultimo consuntivo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi