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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2013 alle ore 15:16.
L'ultima modifica è del 01 gennaio 2014 alle ore 12:20.

«A gennaio presenteremo l'impeachment contro Napolitano, spero che come Cossiga si dimetta prima. Lo dico per lui. Non può più permettersi di bloccare un Paese». Lo afferma il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, nel suo "contro-discorso" di fine anno. «Questo parlamento di nominati che hanno tratto beneficio dal Porcellum non ha l'autorità per definire una nuova legge elettorale. Si deve ripristinare la legge precedente, il Mattarellum, e andare alle elezioni. Il nuovo Parlamento discuterà la nuova legge. Non si può chiedere a dei ladri di fare una legge sui furti», aggiunge Grillo.
Quanto alle elezioni Europee «il M5S parteciperà per vincerle, per ridare all'Italia un ruolo centrale in Europa. Le politiche economiche europee - continua Grillo - sono contro gli interessi nazionali, dettate dagli interessi tedeschi, le ricontratteremo e se necessario disdetteremo accordi firmati da altri governi che non hanno mai sentito la necessità di informare o consultare gli italiani come Monti cha ha firmato un taglio di 50 miliardi all'anno dal 2015 nel bilancio dello Stato per 15-20 anni. Qualcosa di diverso l'Europa sarà se il M5s arriverà in Europa ma ci arriverà, ci arriverà. Voglio solo farvi un augurio: non ho detto parolacce e non ho gridato, forse non mi riconoscete per la strada mi dicono non gridi e non bestemmi. Da persona normale vi dico: 'vinceremo e che la forza sia con voi e con Obi-Wan Kenobi».
L'ultimo cenone
Quello di oggi potrebbe essere l'ultimo cenone di Capodanno per i politici che hanno tradito l'Italia. In un messaggio pubblicato sul blog Beppe Grillo chiude il 2013 rigorosamente all'attacco. «A Capodanno c'è il cenone - scrive -. Un augurio sincero a questa classe politica di gustarlo fino in fondo. Potrebbe essere l'ultimo». Per questa sera Grillo ha annunciato un contromessaggio a quello che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano effettuerà, come tradizione, a reti televisive unificate. L'intervento sarà trasmesso in streaming dal suo blog.
Giuda e il tradimento degli italiani
«Nell'Ultima Cena - ricorda - Giuda tradì Cristo, nell'Ultimo Cenone i commensali sono centinaia e tutti, indistintamente, ma ognuno con le sue caratteristiche, hanno tradito gli italiani. Il bacio di Giuda sono le menzogne che ogni giorno, l'ultimo dell'anno compreso, hanno raccontato e raccontano alle persone. Quest'anno è stato magnifico, le tasse sono diminuite e persino il Pil è aumentato, risvegliato come Lazzaro dalla tomba della recessione. Il prossimo anno, udite, udite, sarà ancora meglio. Chi non ha fede nella Repubblica dei Partiti e nei suoi trombettieri è un povero miscredente, un populista, un terrorista mediatico, un potenziale camorrista, un neo brigatista». Grillo attacca poi Napolitano: «Non si mette in dubbio la parola del Signore quando il suo nome è Napolitano».
La metafora: l'ultimo pasto dei condannati a morte
Grillo rincara la dose: «Un Ultimo Cenone che potrebbe ben rappresentare, sempre metaforicamente si intende, l'ultimo pasto dei condannati a morte ai quali non si nega nulla prima della fine. Non ci sarà un messaggero divino, l'arcangelo della Merkel, e neppure la telefonata del governatore, come avviene nei film, a salvarvi. Abbuffatevi in questa notte di Capodanno. Potrebbe essere l'ultima, meglio approfittarne, anzi abusarne come avete fatto con la Democrazia e con la Costituzione. Prosit», conclude.
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