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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2013 alle ore 11:08.
L'ultima modifica è del 01 gennaio 2014 alle ore 11:18.

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L'arrivo del padre di Schumacher all'ospedale - LaPresseL'arrivo del padre di Schumacher all'ospedale - LaPresse

Sono «stabili» le condizioni di Michael Schumacher. Lo ha reso noto, in un incontro con i giornalisti, Sabine Kehm, la portavoce del sette volte campione del mondo di Formula 1 gravemente ferito in un incidente sugli sci. «Ha passato una notte tranquilla - si è limitata a dire - non ci sono stati peggioramenti». «Schumacher è stato monitorato tutta la notte e il fatto che la pressione intracranica non sia aumentata è positivo. Le sue condizioni restano però critiche e sul futuro non ci si può ancora sbilanciare».

Il campione di Formula Uno ha trascorso l'inizio del nuovo anno in ospedale, con la sua famiglia al capezzale (la famiglia che ha chiesto il rispetto della privacy dopo che un giornalista vestito da sacerdote è riuscito a intrufolarsi e ad avvicinarsi al capezzale). I medici sono incerti sul futuro anche dopo la nuova operazione per rimuovere il coagulo di sangue nel cervello. Il campione ha sbattuto violentemente la testa su una roccia mentre sciava domenica, trasferendosi da una pista all'altra, nella lussuosa stazione sciistica di Meribel; la caduta nel breve tratto fuoripista è stata così violenta che il suo casco si è spaccato in due. E adesso lotta tra la vita e la morte, con gli occhi del mondo puntati addosso e legioni di fan che attendono ansiosi notizie sul suo stato.

Abituato a performance d'eccellenza, Schumacher non ha tradito neanche stavolta: gli stessi medici che lo seguono si sono detti sorpresi del lieve miglioramento delle sue condizioni, un miglioramento che gli ha consentito di sostenere la nuova operazione, durata due ore; ma al termine i sanitari hanno tenuto a sottolineare che «non è fuori pericolo» ancora. Lo ha detto chiaramente Jean-Francois Payen, responsabile del reparto di terapia intensiva presso l'ospedale della cittadina francese: «Non possiamo fare previsioni sul futuro, non possiamo dire che é fuori pericolo, ma abbiamo guadagnato un pò di tempo».

Gli esami successivi all'intervento hanno dimostrato che la rimozione dell'ematoma è «avvenuta in modo soddisfacente», ma non consentono ancora il trasferimento di Schumi in un altro ospedale perché potrebbe essere «pericoloso». I medici stessi hanno sottolineato, che Schumacher - che compie 45 anni, dopodomani, il 3 gennaio - ha dalla sua parte la forma fisica e anche l'età. Il campione rimane comunque in coma farmacologico per stimolare la ripresa e anche la sua temperatura è stata abbassata a 35 gradi per ridurre l'edema.

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