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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2014 alle ore 11:22.
L'ultima modifica è del 03 gennaio 2014 alle ore 12:09.

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A dicembre, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza - che compongono il cosiddetto "carrello della spesa" - aumentano dello 0,5% su base mensile e dell'1,3% su base annua, con un'accelerazione di mezzo punto percentuale rispetto al valore rilevato a novembre (+0,8%). Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari spiegando che alla dinamica congiunturale dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto contribuiscono principalmente i rialzi dei prezzi dei carburanti e degli alimentari freschi.

I prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto aumentano dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,3% rispetto a dicembre 2012 (in decelerazione dallo 0,7% di novembre). Al contrario, quelli dei prodotti a bassa frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,2% in termini congiunturali e non variano in termini tendenziali.

Il tasso di inflazione medio annuo per il 2013 è pari all'1,2% in netta decelerazione rispetto al 3% registrato nel 2012. Lo comunica l'Istat sulla base delle stime preliminari. Si tratta del dato più basso dalla media annua del 2009 quando il tasso era dello 0,9 per cento.

A contribuire al tasso di inflazione medio per il 2013 sono principalmente i prezzi dei prodotti ad alta e media frequenza di acquisto. Minimo risulta, invece, il contributo dei prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto. Nel dettaglio, nella media del 2013, il tasso di crescita dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto scende all'1,6% dal 4,3% del 2012. Decelerazioni, per quanto più contenute, si riscontrano anche per i prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto (+1,2%, da +2,8% del 2012) e per quelli a bassa frequenza di acquisto (+0,2%; era +1,2% l'anno precedente).

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