Tanti auguri alla Rai. Sessant'anni di storia dell'Italia (e degli italiani). L'album delle trasmissioni
Sessant'anni di tv. Dopo una fase di sperimentazione, il 3 gennaio del 1954 la Rai dà inizio alle trasmissioni. Poco dopo le undici del mattino appare sullo schermo Fulvia Colombo. La prima presentatrice della storia della tv pubblica inaugura il Programma Nazionale, l'attuale Rai 1, e sempre lo stesso giorno va in onda il primo telegiornale. Inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a Roma, Milano, Napoli, Torino e Monte Peglia, in Umbria. Nel tardo pomeriggio l'appuntamento è con la "Domenica sportiva". Il primo programma è "Arrivi e partenze", condotto da Mike Bongiorno, una trasmissione dedicata ai vip in transito a Roma. L'Italia uscita dagli anni difficili della ricostruzione, il Paese che si avvicina a conoscere il boom economico comincia così a sognare. Il tubo catodico ammalia. All'inizio i televisori sono pochi. Le famiglie si incontrano nei bar o a casa dei pochi fortunati che se li possono permettere. Da allora la rivoluzione tecnologica è continua: dal bianco e nero al colore, dalla pellicola all'elettronica fino al digitale. Ecco alcune delle trasmissioni che hanno fatto la storia della Radiotelevisione italiana.
di Andrea Carli
4. La musica per tutti. Canzonissima. E lo scandalo dell'ombelico scoperto della Carrà

La tv trasmette una gara di canzoni abbinata alla Lotteria di Capodanno. Dal 1956 al 1975 va in onda sulla Rai "Canzonissima", popolare trasmissione televisiva di varietà. Famosa l'edizione del 1970. A condurre la trasmissione Corrado in coppia con una giovanissima Raffaela Carrà. La sigla del programma cantata dalla stessa conduttrice ("Ma che musica maestro") sale in vetta alle hit parade per molte settimane. L'ombelico scoperto dall'artista fa scandalo
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