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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2014 alle ore 13:56.
L'ultima modifica è del 07 gennaio 2014 alle ore 14:17.

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Italia e Spagna sono ancora allettanti per chi investe in titoli pubblici. Parola del Wall Street Journal: chi l'anno scorso ha fatto incetta di bond italiani e spagnoli si è ritrovato con forti guadagni e - scrive sul Wsj Richard Bailey - "considerando i magri rendimenti altrove, i due Paesi appaiono ancora invitanti, specialmente la Spagna". Quest'anno, soprattutto chi investe nel debito spagnolo potrebbe essere premiato alla grande.

L'Italia appare "tuttora vulnerabile ad alcuni rischi": i suoi rating potrebbero essere abbassati e ci sono "perenni preoccupazioni" sulla volontà del governo di fare le riforme strutturali che potrebbero rilanciare la crescita. Tuttavia, secondo il Wsj, sembra "improbabile" che ciò provochi "grandi perturbazioni sui mercati". "Gli investitori italiani hanno tasche profonde che fanno da salvaguardia alla domanda". La Spagna nel frattempo potrebbe "staccare" l'Italia: il suo rating si è stabilizzato ed è opinione sempre più diffusa che l'economia spagnola stia seguendo le orme di quella irlandese, dato che il governo ha intrapreso riforme per aumentare la competitività e per sistemare il sistema bancario.
Nonostante nei primi giorni del 2014 i rendimenti dei titoli decennali di Spagna e Italia siano scesi sotto il 4%, "il divario tra i rendimenti tedeschi, da una parte, e quelli spagnoli e italiani, dall'altra, rimane relativamente ampio, a circa due punti percentuali". I rendimenti dei Bund probabilmente saranno spinti al rialzo dalle mosse del Tesoro Usa, ma Spagna e Italia appaiono comunque ben piazzate.

Per il Wsj, il ritmo registrato finora quest'anno – con i rendimenti decennali calati di 0,29 punti percentuali al 3,89% per la Spagna e di 0,19 punti al 3,92% in Italia – non può durare. Alcune banche potrebbero essere state incoraggiate a "ricaricarsi" di titoli pubblici in vista della scadenza del 31 dicembre in cui la Bce ha "fotografato" i patrimoni delle banche per la revisione della qualità degli asset. Passata la scadenza, le banche spagnole italiane potrebbero non continuare a comprare bond con altrettanto "gusto", visto che le preoccupazioni per il feedback potenzialmente distruttivo tra governi e banche.
In entrambi i Paesi, ricorda il Wsj, nel 2013 i titoli in mano a investitori non residenti sono aumentati. E c'è "parecchio spazio" per ulteriori appetiti degli acquirenti stranieri. Alcuni potrebbero essere reticenti, poiché la Corte Costituzionale tedesca non ha ancora emesso la sua opinione sul programma Omt (Outright Monetary Transactions) della Bce. "Ma non è chiaro - nota il Wsj - se gli investitori abbiano ancora bisogno della rete di protezione dell'Omt per continuare a comprare bond italiani e spagnoli.
Sarà forse difficile battere i rendimenti dell'anno scorso dell'11% per la Spagna e del 7,2% per l'Italia. Ma nel 2014 – conclude il Wsj – i bond mediterranei offriranno probabilmente ancora "generosi guadagni".

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