Perché il massacro di Sabra e Shatila fu una macchia indelebile nella storia di Ariel Sharon
Nel 1982 gli israeliani costrinsero l'Olp di Yasser Arafat a ritirarsi da Beirut ma violando gli accordi con la forza multinazionale guidata dagli americani il ministro della Difesa Ariel Sharon fece circondare i campi profughi di Sabra e Shatila dove entrarono i falangisti cristiani libanesi, alleati di Israele, massacrando centinaia di persone, donne, vecchi e bambini. Quella strage lasciò una traccia indelebile su Sharon e sui rapporti tra Israele e i palestinesi
di Alberto Negri
3. Sabra e Shatila / La Forza Multinazionale di Usa, Francia e Italia
Preoccupato per la sorte dei profughi palestinesi Yasser Arafat chiese l'invio di una forza multinazionale che garantisse l'ordine. Il piano prevedeva l'intervento di 800 soldati americani, 800 francesi e 400 italiani.
Il 21 agosto arrivò a Beirut il primo contingente francese e nei due giorni successivi anche i soldati italiani e americani presero posizione in città. A questo punto Arafat acconsentì ad abbandonare Beirut insieme ai suoi 15mila guerriglieri.
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