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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 07:10.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2014 alle ore 09:17.

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Anche a Malnate (Va) la tassa dei rifiuti è proporzionale a quanti sacchi di raccolta indifferenziata) si producono.

Sgravio fiscali per i locali che dicono no alle slot machine
Sgravi fiscali per disincentivare l'installazione di slot nei locali cittadini. La misura è stata già proposta o adottata da numerose amministrazioni. Accade ad esempio a Grottammare, comune marchigiano che si affaccia sul litorale adriatico, che ha scelto di premiare le attività che decidono di togliere le videolottery (-30%). Anche a Piove di Sacco, in provincia di Padova, per i locali pubblici che rinunceranno alle slot machine e ai videopoker l'amministrazione comunale ha garantito uno sconto. Infine il Comune di Soliera (Mo) promuove uno sconto del 30% sulla Tares ai bar e alle tabaccherie che attestino l'assenza – o la rimozione in corso d'anno – di slot-machine. L'importo complessivo dell'agevolazione tariffaria stanziata dal Comune è pari a 5mila euro: gli esercizi pubblici che vorranno usufruire dello sconto devono presentare un'autocertificazione ad Aimag, l'ente che gestisce la raccolta rifiuti.

La tariffa sui rifiuti diventa una raccolta punti
Anche fino a più del 25% di sconto sulla Tares a Pisa per i residenti che metteranno pienamente a frutto gli "ecobonus" introdotti dall'amministrazione comunale per sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti. L'ecobonus si ottiene se la famiglia interessata riesce a differenziare almeno il 40% della sua produzione annua stimata di rifiuti. Chi vuole scoprirlo, comunque, non è necessario che si munisca di calcolatrice ma basta che si colleghi alla pagina web dedicata e inserisca il codice della propria tessera "Pisa ti differenzia". Per ottenere le riduzioni tariffarie i rifiuti da riciclare i rifiuti dovranno essere conferiti in una delle quattro stazioni ecologiche fisse presenti sul territorio comunale o in una delle tre mobili (Cam) per i rifiuti speciali. L'entità della riduzione varia in ragione della quantità di rifiuti differenziati da ciascuna famiglia, ma anche dalla loro tipologia. Ogni "ecopunto", infatti, da diritto a 1,5 centesimi di euro di sconto. Ma, da questo punto di vista, non tutti i rifiuti sono uguali: un chilo di sfalci e potature porta un solo "ecopunto" a fronte dei cinque che possono essere incamerati per lo stesso quantitativo di carta e cartone o, addirittura, i 50 per l'identica quantità di metallo.

Bonus a giovani coppie sposate e cassintegrati
A beneficiare delle agevolazioni a Pescara sono una serie di categorie a reddito basso: 20 per cento in meno per famiglie di 4 persone con almeno 3 figli minorenni e per i nuclei familiari di due persone di cui un badante, giovani coppie con meno di 35 anni nei primi tre anni di matrimonio. Nessun bonus, invece, per le coppie di fatto. Trenta per cento in meno per chi produce almeno 40 chili di compost all'anno. Paga la metà chi ha un reddito incentrato esclusivamente su cassa integrazione, mobilità o disoccupazione e il 70% in meno chi ha perso il lavoro negli ultimi 3 anni.
A Palermo, invece, l'agevolazione è del 30% per le abitazioni adibite a dimora delle coppie che contraggono matrimonio o che siano iscritte al Registro delle Unioni Civili a condizione che l'età di almeno uno dei due componenti non sia superiore a 32 anni, la superficie utile ai fini del tributo non sia superiore a 100 mq e il reddito non superiore a 24.000 euro. Viene azzerata, infine, la quota variabile nel caso di nucleo familiare in cui sia presente un minore in affido (ex legge 49/01).

Premiati gli abitanti dei quartieri virtuosi
Il Comune di Torino sulla Tares applicherà, solo sulla quota di sua pertinenza (escluso cioè il 5 per cento destinato alla Provincia e la parte di servizi indivisibili che va al governo), premi e incentivi per quei quartieri che produrranno meno rifiuti o che si mostreranno più efficienti nel fare la raccolta differenziata. La norma c'è già, è l'articolo 17 del regolamento Tares approvato nelle scorse settimane da Palazzo Civico. Si procederà, probabilmente, secondo le zone statistiche, cioè le 40 micro aree omogenee in cui Torino è stata divisa anni fa per ragioni di catasto, le stesse zone sulle quali viene valutato l'andamento del mercato immobiliare. «Si dovrà anche tenere conto del fatto che i quartieri in cui c'è il porta a porta sono avvantaggiati», ha precisato l'amministrazione.

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