Casa all'estero: Londra e Barcellona restano le mete preferite. Perde appeal la Francia
Le case che non si comprano in Italia si acquistano all'estero. Nel 2013 le famiglie italiane hanno comprato oltrefrontiera 42.300 abitazioni, con un incremento del 6,3 per cento rispetto all'anno precedente. A dirlo è Scenari Immobiliari che analizza quali sono le mete preferite dagli italiani per gli investimenti nel mattone
di Michela Finizio
1. Casa all'estero / Negli Stati Uniti il 15% degli acquisti di case degli italiani
(Corbis)
Gli acquisti negli Stati Uniti sono stabili e rappresentano circa il 15% del totale. Si tratta di una quota nettamente inferiore rispetto alle punte del 27 per cento del biennio 2009-2010, quando l'effetto combinato del crollo delle quotazioni e del cambio vantaggioso avevano attirato un vero e proprio esercito di acquirenti.
Nonostante il ridimensionamento, tuttavia, il mercato americano continua ad attirare l'attenzione delle famiglie italiane e il trend è destinato a rafforzarsi nei prossimi mesi grazie alla ripresa del mercato residenziale statunitense e alle prospettive di crescita nel medio periodo. La larga maggioranza degli acquisti negli Stati Uniti è rappresentata da investimenti di alto livello, con una crescente concentrazione a New York. Nel 2013 quasi la metà delle transazioni è stata conclusa nella Grande Mela, favorita da un mercato locativo dinamico, che garantisce rendimenti elevati.
La tipologia più gettonata continua ad essere quella dei bilocali nelle top location a Manhattan, ma l'offerta comincia a scarseggiare. Nella prestigiosa Upper Side la carenza di immobili disponibili e la forte concorrenza tra acquirenti mettono i venditori in una posizione di forza, tanto che alcuni proprietari accettano solo acquisti cash. Chi può contare su budget più limitati o deve fare ricorso al mutuo, invece, si rivolge agli immobili di fascia inferiore a Downtown o Midtown. Chi invece acquista per permettere ai figli di studiare in America predilige aree come Soho o l'East Village e, in generale, la parte occidentale di Downtown, collegata direttamente alla Columbia University dalla metropolitana. Le famiglie giovani, invece, prediligono le zone più vitali, come Union Square, Chelsea, Tribeca o Nolita. In aumento la domanda a Brooklyn, con forte concentrazione nell'area di Williamsburgh, denominata la nuova Soho.
Si mantiene elevato l'interesse per Miami, dove i prezzi stanno aumentando vistosamente, soprattutto nell'area prestigiosa di South Beach. Sono molto richiesti gli appartamenti di circa 40 mq situati nelle residenze boutique che, oltre ad una elevata qualità architettonica, presentano il vantaggio di essere stati ristrutturati di recente, con un abbattimento dei costi di manutenzione. In crescita l'interesse per altre località della Florida, soprattutto Naples, Key West e Winter Haven, che avevano segnato un vero e proprio crollo delle quotazioni fino a pochi mesi fa, con prospettive di ripresa intorno al dieci per cento annuo nel prossimo futuro.
Negli altri Stati è in sensibile aumento la domanda a Boston, dove nell'ultimo biennio i prezzi sono calati del quindici per cento e si possono fare ottimi affari. Le aree più richieste sono Back Bay nella fascia di lusso e il North End nella fascia di medio livello. Infine si possono spuntare rendimenti interessanti, pari al 4-5 per cento netto, nella zona di Cambridge, dove sorgono le famose università Mit e Harvard. In lieve crescita gli acquisti a San Francisco e nelle principali località turistiche della California.
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