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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2014 alle ore 13:04.
L'ultima modifica è del 16 gennaio 2014 alle ore 20:17.

È mancato un voto. Nulla di fatto, dunque, per la nomina di Pietro Carlo Padoan alla presidenza dell'Istat. La maggioranza dei componenti della commissione Affari costituzionali del Senato ha espresso parere favorevole alla sua nomina, ma poi non è stato raggiunto il quorum previsto dalla legge, ossia la maggioranza dei due terzi.

Domani in Cdm riattiverà la procedura di designazione di Padoan
Il consiglio dei ministri di domani deve attivare nuovamente l'iter per la nomina di Pier Carlo Padoan alla presidenza dell'Istat. La richiesta è giunta dal ministro della Funzione pubblica, Gianpiero D'Alia, in una lettera indirizzata al premier Enrico Letta. L'esito della votazione della commissione Affari costituzionali del Senato, in cui per un solo voto è mancata la maggioranza dei due terzi prevista dalla legge, rende necessaria la riattivazione della procedura di designazione da parte del ministro delegato per sottoporre nuovamente alle commissioni parlamentari la candidatura di Padoan.

Finocchiaro: nessun problema politico
«Non c'e' stato nessun problema politico nella votazione per la nomina di Padoan a presidente dell'Istat. La votazione ha avuto luogo facendo riferimento - per errore - alla disciplina prevista sino al 2010, che prescriveva per l'approvazione la maggioranza semplice dei partecipanti al voto. Le operazioni di voto, non appena reiterata la richiesta di parere da parte della presidenza del Consiglio, avranno luogo secondo la norma vigente dal 2010, che prevede per l'approvazione la maggioranza dei due terzi dei componenti la commissione», ha dichiarato Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato.

Il voto era segreto

Sui 27 componenti della commissione, solo 17 hanno votato a favore a fronte dei 18 necessari. I voti contrari sono stati 5 e le schede bianche una. Il voto era segreto e quindi il governo dovrà procedere a una nuova proposta da presentare al Parlamento per il parere obbligatorio sulla nomina del presidente dell'Istat.

Secondo incidente della giornata: il primo sulla frutta nei succhi analcolici
Quello di Padoan è il secondo "incidente" della giornata. Il Governo è stato battuto in commissione Agricoltura della Camera su un emendamento del Pd nella legge comunitaria. Contro il parere dell'Esecutivo, è passato un emendamento che innalza al 20% la quantità minima di frutta (attualmente è il 12%) che deve essere contenuta nelle bevande analcoliche a base di frutta prodotte e commercializzate in Italia.

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