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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2014 alle ore 16:23.

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Nuovo record (negativo) per le sofferenze bancarie lorde che a novembre hanno raggiunto i 149,6 miliardi, 2,3 miliardi in più rispetto al precedente mese di ottobre e circa 27,7 miliardi in più rispetto a novembre 2012, pari a un incremento annuo di quasi il 22,8%. È quanto emerge dal rapporto mensile dell'Abi.

Rallenta invece di poco, a dicembre, la caduta dei prestiti bancari a famiglie e imprese che è risultata pari al 3,4 contro il 4,4 del mese precedente. In particolare, in termini assoluti i prestiti sono stati pari a 1424 miliardi di euro contro i 1419 di novembre 2013. È ancora presto per parlare di inversione di tendenza, spiega l'associazione, bisognerà attendere i dati su fatturato e ordinativi dei prossimi due mesi che potrebbero trascinare i finanziamenti a breve delle imprese.

I tassi su nuovi mutui calano a minimi di luglio 2011
Un altro dato che emerge dal report è il calo, a dicembre, dei tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche italiane. Sono scesi al 3,4% contro il 3,5% di novembre, un livello che non si vedeva dal luglio 2011 quando emersero i timori dei mercati sul rischio sovrano. Il tasso per i prestiti alle società non finanziarie si è posizionato al 3,54% (3,44% a novembre 2013).

Crollo bond frena raccolta,su depositi pesa Fisco
Le banche chiudono l'ultimo mese del 2013 con un calo della raccolta dell'1,8% a 1730 miliardi di euro a causa dell'ennesimo crollo delle obbligazioni (-9,4%) non compensato dall'aumento dei depositi. Secondo il rapporto mensile dell'Abi i depositi bancari a dicembre hanno rallentato la crescita a +1,9% contro il +5,69% di novembre a causa dei numerosi impegni fiscali di fine anno. Il calo della raccolta, ricorda, penalizza l'erogazione di prestiti a medio e lungo termine.

Spread ai minimi storici
Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello sulla raccolta bancaria a famiglie e imprese si é attestato a 194 punti base nel dicembre 2013, tre punti base in più rispetto al mese prima. Nella media del 2013 il differenziale é risultato pari a 183 punti base, in flessione rispetto ai 187 punti base del 2012 e intorno a valori minimi storici. Prima dell'inizio della crisi finanziaria questo spread superava i 300 punti base (329 punti a fine 2007).

Sofferenze bancarie in aumento
A novembre le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate pari a circa 75,6 miliardi, 1,9 miliardi in più rispetto al mese precedente e 12,9 in più miliardi rispetto a novembre 2012 (+20,5% annuo). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali è salito al 4,08% (3,99% ad ottobre 2013 e 3,26% a novembre 2012). Il totale degli affidati in sofferenza ha raggiunto complessivamente il numero di 1.205.000, di cui oltre un milione (1.015.369) con un importo unitario in sofferenza inferiore a 125mila euro.

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