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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2014 alle ore 08:24.

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Niente da fare per Flavia Pennetta. Il sogno della brindisina di diventare la prima tennista italiana a raggiungere due semifinali consecutive in altrettante prove del Grande Slam si è infranto sotto i colpi micidiali di Li Na. Troppo grande, oggi, la disparità di forze in campo perché l'azzurra potesse anche solo tentare di ribaltare un risultato già scritto fin dai primissimi scambi.

L'ace con il quale la Pennetta ha aperto l'incontro, come per altro ha fatto in quattro delle ultime cinque partite, per un istante ha acceso le speranze degli appassionati italiani. Ma il miraggio di un match ad armi pari si è praticamente spento lì, con la cinese che ha immediatamente strappato il servizio alla nostra e ha dato il via ad una terribile serie di cinque giochi a zero. Tradita dalla battuta, contratta, tesa e troppo fallosa, Flavia non è mai sembrata in grado di opporsi allo strapotere della coetanea Li Na (nata appena un giorno dopo di lei). L'asiatica, per contro, ha giocato una partita perfetta, sbagliando pochissimo e collezionando una serie impressionante di vincenti. Potente, precisa, implacabile negli incroci sia di dritto che di rovescio, non ha concesso praticamente nulla.

Soltanto sul 5/0 nel primo set, quando un parziale di 13 punti a 2 le aveva fatto guadagnare due palle per il 6/0, la cinese ha avuto un momento di distrazione. Flavia ne ha approfittato per mettere a segno due game ed evitare, così, il cappotto ma la sua avversaria ha immediatamente ripreso in mano le redini dell'incontro. Chiusa per 6/2 la prima frazione, la numero 4 del mondo è ripartita con la stessa determinazione nel secondo set, strappando per due volte il turno di battuta all'azzurra, nel primo e nel terzo gioco, e portandosi di nuovo sul 4/0. A quel punto, soltanto la reazione rabbiosa, quasi disperata, della brindisina ha impedito che la finalista dello scorso anno volasse ancora sul 5/0. Tuttavia, gli sforzi della Pennetta sono serviti soltanto a rimandare una sconfitta ormai impossibile da evitare.

Il tempo di conquistare un paio di game e Li Na andava a servire per il match sul 5/2. Un'occasione che la cinese non si lasciava sfuggire, chiudendo con un altro 6/2 una partita senza storia, durata poco più di un'ora. Praticamente un assolo della graziosa asiatica che ha dimostrato di sentirsi davvero a casa sua a Melbourne dove, dopo domani, si giocherà la possibilità di accedere per la terza volta alla finale del torneo. Forse questa sarà l'annata buona per Li Na, a caccia di un trofeo che le è sfuggito di mano nel 2011, quando venne battuta in tre set da Kim Clijsters, e dodici mesi fa al termine di un rocambolesco incontro con Victoria Azarenka.

La Pennetta, dal canto suo, non ha certo giocato un gran match, mettendo a segno appena 14 vincenti contro ben 27 errori non provocati. Non è mai riuscita a scrollarsi del tutto di dosso la tensione né, tanto meno, ad entrare in partita. Tuttavia non ha moltissimo da recriminare perché contro un'avversaria così in forma (e nettamente più forte di lei) giocare bene è quasi impossibile. Senza contare che questa edizione degli Australian Open per lei si chiude, comunque, con un bilancio decisamente positivo. I quarti di finale a Melbourne sono un risultato che non aveva mai raggiunto prima e, da lunedì prossimo, sarà almeno la numero 22 del mondo. Davvero niente male per una 31enne che soltanto sei mesi fa era sprofondata al 166esimo posto del ranking…

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