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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2014 alle ore 12:16.
L'ultima modifica è del 22 gennaio 2014 alle ore 12:40.

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Sono passati settant'anni esatti dallo sbarco alleato ad Anzio, concepito a tavolino il giorno di Natale del '43 da Winston Churchill e Franklin Delano Roosvelt e attuato il 22 gennaio dell'anno dopo, per riuscire a sfondare la "linea invernale", lo sbarramento che tagliava lo Stivale in due facendo del Nord terra tedesca e del Sud proprietà degli alleati. Lo sbarco, ovvero l'Operazione Shingle, ha dato il via a cinque mesi e mezzo di combattimenti che sono costati la vita a 12mila uomini, oltre a 65mila feriti e un numero imprecisato, anch'esso nell'ordine delle migliaia, di prigionieri.

La zia morente (e il soldato plurimedagliato)
C'è un uomo che l'Italia non ha mai valutato a dovere, Alfonso Felici, che nel libro "Fighting Paisano" racconta quei giorni. Felici è il soldato con il più alto numero di riconoscimenti e medaglie e, nonostante nel 2002 – anno in cui il libro è stato dato alle stampe – avesse quasi ottant'anni, ha ancora un ricordo lucidissimo di quel dramma storico iniziato con l'ordine di sbarcare, impartito via radio con il messaggio "your aunt is ill and about to die!" (tua zia è malata e sta per morire). Tutto tranquillo, racconta Felici, che racconta di come gli alleati avessero guadagnato cinque chilometri di spiaggia senza incontrare particolari resistenze: «Se va avanti così per le tre del pomeriggio berremo un caffè a Piazza Venezia», disse al suo capitano. Da quel momento i tedeschi (in compagnia di 5mila uomini italiani) iniziarono il contrattacco.

Militari e civili uniti
Il ruolo dei partigiani è stato riconosciuto solo in un secondo momento ma, come ricorda Peter Tompkins, agente segreto dell'OSS (ciò che oggi è la CIA), senza l'aiuto della resistenza civile l'Operazione Shingle sarebbe naufragata. Un vero e proprio lavoro di intelligence, quello svolto dai partigiani, capaci di fare arrivare agli alleati informazioni circa gli spostamenti, le armi e i luoghi dei rifornimenti nemici. Il 22 gennaio furono impiegati 56mila uomini che divennero quasi 300mila nei cinque mesi e mezzo di combattimenti.

Anzio ricorda con i Pink Floyd
Il 18 febbraio del 1944 è caduto in battaglia Erich Fletcher Waters, sottotenente dell'esercito britannico che non ha mai visto crescere il figlio Roger, fondatore dei Pink Floyd. Anzio, nel commemorare i caduti, riceverà anche la visita di Roger Waters, al quale verrà data la cittadinanza onoraria.

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