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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2014 alle ore 12:53.

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«E' doveroso valutare la possibilità di fare il ricorso al Tar contro il ministero dello Sviluppo economico». Luisa Todini, membro del cda Rai, conferma a «24 Mattino» su Radio 24 che la tv pubblica sta valutando se ricorrere contro la decisione del ministero di non aumentare il canone per il 2014, come prevede la legge Gasparri. «Dimentichiamo per un attimo che la Rai è di tutti i cittadini, che è servizio pubblico - ha spiegato Todini -, la Rai è intanto una Spa. E' doveroso valutare un ricorso quando non si segue la legge, che può essere discutibile ma è la legge vigente. Il ministro Zanonato può dire quello che vuole, ma il cda ha deciso nell'ultima seduta che i nostri legali devono valutare se c'è margine per un ricorso, e molto probabilmente i margini ci sono».

Al ministro Zanonato che oggi parla a Repubblica di blocco dell'adeguamento del canone come «segnale di tregua alle famiglie» Todini ha risposto dai microfoni di Radio24 : «La demagogia non aiuta nessuno. Se la legge c'è va seguita, la Rai ha fatto un budget triennale per arrivare al pareggio e il mancato aumento del canone inficia il budget e gli investimenti previsti sul capitale umano e sulla modernizzazione delle reti, in particolare sulla digitalizzazione. Fare demagogia non serve. Se faremo causa e se la vinceremo, cosa che credo succederebbe in caso di contenzioso, lo Stato rischia di pagare molto di più. Allora combattiamo l'evasione - ha aggiunto Todini - e se Zanonato prevede strumenti concreti in tal senso siamo super pronti. Ma non possiamo colpire il canone perché non riusciamo a colpire l'evasione. Se facciamo un sondaggio - ha ammesso Todini - il 99,9% dei cittadini darà ragione al ministro ma è molto facile perché la gente paga meno e il canone è un'imposta odiatissima. Ma ogni volta che accendiamo e vediamo un programma con scritto Rai stiamo facendo servizio pubblico con milioni di euro spesi per il cittadino».

Infine Todini ha auspicato che Sky collabori con la Rai per contrastare l'evasione sul fronte delle liste abbonati: «C'è la privacy, lo so, ma è fondamentale una collaborazione tra tutti i broadcast, pubblici o privati. Troveremo una soluzione, se Sky trasmette in Italia e dà da lavorare a cittadini italiani ha il dovere di preoccuparsi del problema dell'evasione, che incide su qualsiasi attività, pubblica o privata»

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