Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2014 alle ore 07:48.
L'ultima modifica è del 22 gennaio 2014 alle ore 18:29.

My24
ApAp

Cinque attivisti sono stati uccisi e altri 300 feriti nella capitale ucraina Kiev in una giornata di violenti scontri con le forze di sicurezza. Lo ha annunciato il centro medico del movimento di protesta. «Finora sono state uccise cinque persone. Circa trecento sono rimaste ferite oggi dalla mezzanotte» ha dichiarato Oleg Musiy, coordinatore del servizio medico, all'emittente radiofonica Hromadske, vicina all'opposizione. Secondo il portale di notizie Ukrainska Pravda, quattro delle cinque vittime presentavano ferite da arma da fuoco.

Secondo l' ambasciatore russo presso la Ue, Vladimir Chizov, i morti di Kiev «non sono stati uccisi da colpi d'arma da fuoco». «La fonte della violenza deve essere indagata», aggiunge, e «il fatto che chi partecipava agli scontri ha impedito la rimozione dei corpi è indicativa su chi ne sia stato il responsabile».

A confrontarsi violentemente a Kiev con i 'berkut', le teste di cuoio ucraine, non sono - salvo alcune eccezioni - gli attivisti dell'opposizione che occupano pacificamente il Maidan da tre mesi, ma frange estremistiche riconducibili in gran parte a 'Right sector', un gruppo poco noto di estrema destra.
Giovani, nazionalisti, spesso ultra di calcio, provenienti da varie regioni ucraine, ben equipaggiati per gli scontri, ostili alla Russia ma anche alla Ue ("oppressore delle nazioni europee"), abili nell'uso dei social network: sono loro gli "irriducibili" delle barricate, quelli che da quattro giorni stanno tenendo testa ai poliziotti in assetto antisommossa con pietre e molotov nella centralissima via Grushevski, tra lo stadio della Dinamo e i palazzi del potere, non lontano dal Maidan.

Gli estremisti delle barricate, tra i quali a volte non mancano neppure sedicenti anarchici con tanto di A sullo scudo, indossano generalmente maschere, elmetti e protezioni per mani e piedi, e usano bastoni o sbarre di ferro in caso di scontri con la polizia. Per comunicare con i loro sostenitori, 'Right sector' usa il sito dell'organizzazione nazionalista Tridente, Facebook e Vkontakte, popolare rete sociale russa.

Tutti i tre leader della protesta, compreso il campione di pugilato Vitali Klitschko, hanno criticato gli attacchi del movimento alla polizia e hanno definito i suoi attivisti come dei provocatori. Ma la presa di distanza non è servita finora ad impedire gli scontri: il rischio ora per l'opposizione è quello di perdere il controllo della piazza e di essere identificata con il radicalismo violento.


Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi