Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2014 alle ore 12:17.

My24
(LaPresse)(LaPresse)

La vicenda di Banca Montepaschi, esplosa esattamente un anno fa e che oggi vede uno dei diversi filoni d'inchiesta alle prime battute del dibattimento pubblico, ha comportato un consistente aggravio di lavoro per il tribunale di Siena. Lo ha detto oggi il presidente dello stesso Tribunale, Stefano Benini, nel corso del suo intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Firenze.

Oltre alle inchieste che intendono far luce sull'acquisto di Banca Antonveneta da parte di Banca Mps e sulla stipula di prodotti derivati come Alexandria e Santorini, condotte dai tre sostituti procuratori Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, si è registrata anche un' impennata di iniziative da parte di Rocca Salimbeni contro funzionari infedeli. «La vicenda riguarda uno dei maggiori istituti di credito del Paese, dalle cui irregolarità nella gestione, che hanno determinato una grave crisi finanziaria, sono scaturiti vari filoni d'indagine», ha detto Benini.

Un insieme di attività che ha determinato «consistenti ripercussioni sul funzionamento dell'ufficio in termini di aggravio quantitativo del lavoro, e anche di impegno qualitativo, involgendo competenze specialistiche in un crescendo di difficoltà», ha aggiunto. «La patologia dei rapporti economici e giuridici dovuti alla situazione critica dell'istituto si riflette inevitabilmente sull'aumento del contenzioso», ha detto ancora il magistrato, sottolineando che oltre alle diverse inchieste sulla banca, il lavoro per il Tribunale è cresciuto anche a causa delle loro conseguenze, con particolare riferimento «all'aggravio delle controversie di lavoro e delle attività di recupero crediti determinate dal venir meno delle tradizionali fonti di finanziamento delle imprese».

Proprio ieri è arrivata la notizia che la Procura di Siena ha recentemente aperto un nuovo fascicolo, al momento contro ignoti, a seguito di un esposto presentato dalla Fondazione Monte dei Paschi: i tre sostituti vogliono verificare se alcune supposte fughe di notizie abbiano configurato i reati di insider trading e manipolazione del mercato. Benini ha ricordato che il Palazzo di giustizia di Siena presenta anche «criticità sotto il profilo delle sicurezza» e che «il mancato reperimento di soluzioni logistiche da parte dell'amministrazione comunale di Siena, competente per legge ad assicurare adeguati locali, va valutato nel quadro dell'attuale crisi che il Comune, e la città di Siena tutta, stanno attraversando, cui non sono estranee le vice del Monte dei Paschi di Siena».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi