Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2014 alle ore 15:57.
L'ultima modifica è del 28 gennaio 2014 alle ore 16:01.

My24
Ap PhotoAp Photo

«Non possiamo dire che la crisi è finita fino a quando il suo impatto sul mercato del lavoro non sarà stato annullato». Lo ha detto oggi il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, parlando a Bruxelles in occasione della presentazione di una pubblicazione del Fondo sulla creazione di nuovi impieghi in Europa, dove il numero delle persone senza lavoro supera i 20 milioni.

«Quando la disoccupazione è alta - ha detto - la crescita è lenta perché la gente spende meno e le aziende investono e assumono meno». Per questo, ha aggiunto, è necessario introdurre un ciclo virtuoso per cui maggiore occupazione genera maggiore crescita e maggiore crescita induce le aziende ad aumentare il numero delle assunzioni. Per riuscire in questo scopo, ha detto la Lagarde, è necessario ridurre il livello di indebitamento per le famiglie, le aziende e i governi. «In un contesto di crescita debole - ha detto - la strategia giusta à di procedere in maniera graduale fino a che i mercati lo consentono con politiche legate a una ripresa fiscale attuata a un ritmo ragionevole nel medio termine». «La ripresa - ha aggiunto - dovrebbe essere l'occasione di re-indirizzare il budget verso la crescita».

«Sono preoccupata - ha aggiunto - che quasi un quarto dei giovani europei sotto i 25 anni non riescano a trovare un lavoro. In Italia e Portogallo oltre un terzo dei giovani sotto i 25 anni sono senza lavoro e in Spagna e Grecia sono oltre la metà». Il primo modo per creare impieghi, secondo la Lagarde, è quello di creare «un sistema efficace e tempestivo di risoluzione delle banche» in modo che il contagio della crisi finanziaria all'economia reale non accada più. Inoltre, detto della necessità di ridurre il debito, occorre favorire la creazione di impieghi riformando il mondo del lavoro abbracciando le nuove tecnologie e assicurandosi che il curriculum dei lavoratori risponda alle esigenze del mercato. Inoltre non devono essere levate le appropriate reti di sicurezza per i lavoratori che perdono l'impiego. «Ora che la crescita sta riprendendo nell'eurozona - ha concluso - è il momento di fare queste cose».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi