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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2014 alle ore 16:24.
L'ultima modifica è del 28 gennaio 2014 alle ore 21:35.

Il Senato ha approvato, con 168 sì, quattro no e 66 astensioni, il Ddl sul voto di scambio politico-mafioso. Viste le modifiche apportate da Palazzo Madama, il Ddl torna ora alla Camera. Non è stata approvata la proposta di introdurre nel testo licenziato dalla commissione Giustizia la specifica «consapevolmente» in relazione al procacciamento dei voti, ossia che il reato si sarebbe configurato solo in presenza di contatti consapevoli dei politici con esponenti della criminalità organizzata.
Su questo nodo si erano fermati i lavori dell'Aula del Senato la scorsa settimana. La maggioranza si è divisa: a favore hanno votato Pd, Sc, Popolari per l'Italia, M5S e Lega . Nuovo Centrodestra e Forza Italia si sono astenuti. Ma l'astensione al Senato vale voto contrario. Il testo prevede una condanna da 7 a 12 anni per chi chiede voti alla mafia e per chi li promette o li fa arrivare.
Casson: «Una buona notizia per il Paese»
«L'approvazione del 416ter da parte del Senato è una buona notizia per il Paese - commenta il senatore Felice Casson, vicepresidente della commissione Giustizia - perchè è stata finalmente messa a punto una norma che costruisce uno strumento più utile alle indagini, alle forze di polizia e alla magistratura. È stata cosi« in parte colmata una carenza del nostro ordinamento. Ora è necessario che questo provvedimento venga approvato al più presto in modo definitivo e che si prosegua su questo impulso per approvare ulteriori provvedimenti che spezzino e puniscano in modo definitivo tutti i rapporti tra politici e mafia».
Sacconi (Ncd): «È stato Pd a rompere unità»
«È stato il Pd ad aver rotto l'unità che si era raggiunta alla Camera», assicura il capogruppo di Ncd al Senato Maurizio Sacconi. Sono stati i Democrat, aggiunge, a dire sì alla cancellazione dell'avverbio «consapevolmente» che invece a Montecitorio, come ricorda Carlo Giovanardi (Ncd), aveva ottenuto il «plauso unanime».
Le riserve di Forza Italia
Ma non è solo il «no» all'inserimento della «consapevolezza» nella fattispecie del reato che fa storcere la bocca al centrodestra. Il «rischio» più grosso della norma, sottolinea il presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, è che di fatto si sarebbe «normato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa» (finora esistito solo nella giurisprudenza e non sui codici) ma in modo estremamente «limitato», cioè prevedendolo solo se finalizzato «al voto di scambio» tra mafia e politica. E a far correre questo rischio, insiste Palma, sarebbe l'inciso, nell'unico articolo del ddl, che lui ha cercato invano di far togliere (con un emendamento respinto), secondo il quale è reato anche quando in cambio dei voti si dà, oltre al denaro (o alla sua promessa) anche «la disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell'associazione».
E il M5S pubblica i nomi di chi ha votato "contro" il ddl
Il gruppo M5s del Senato, in una nota, nel rivendicare il merito dell'approvazione del ddl ha denunciato i tentativi di Fi e Ncd «di depotenziare e distruggere l'impianto della legge con una serie di emendamenti a dir poco vergognosi». E ha pubblicato tutti i nomi e cognomi dei parlamentari di Fi, Ncd e Gal che hanno votato contro la legge (in Senato l'astensione vale come voto contrario). «Particolarmente incoerente - sottolinea la nota - il voto contrario di Alessandra Mussolini e Bruno Mancuso, senatori che avevano aderito alla campagna di Libera».
Ecco l'elenco, così come lo ha diffuso il gruppo del Movimento 5 stelle di palazzo Madama.
Contrari: Barani Lucio (GAL-Socialisti), Compagna Luigi (Nuovo Centro Destra), Davico Michelino (Gal), Di Giacomo Ulisse (Nuovo Centro Destra).
Astenuti: Alberti Maria Elisabetta (FI), Alicata Bruno (FI), Amoruso Francesco (FI), Aracri Francesco (FI), Augello Andrea (Ncd), Bernini Anna Maria (FI), Bianconi Laura (Ncd), Bilardi Giovanni (Ncd), Bonfrisco Anna (FI), Bruni Francesco (FI), Bruno Donato (FI), Caliendo Giacomo (FI), Caridi Antonio (Ncd), Cassano Massimo (Ncd), Ceroni Remigio (FI), Chiavaroli Federica (Ncd), Compagnone Giuseppe (Gal), Conte Franco (Ncd), D'Alì Antonio (Ncd), Dalla Tor Mario (Ncd), D'Ascola Vincenzo Mario (Ncd), De Siano Domenico (FI), Falanga Ciro (FI), Fasano Enzo (FI), Ferrara Mario ( Gal), Floris Emilio ( FI), Formigoni Roberto (Ncd), Galimberti Paolo (FI), Gentile Antonio (Ncd), Giovanardi Carlo (Ncd), Iurlaro Pietro (FI), Langella Pietro (Gal), Liuzzi Pietro (FI), Longo Eva (FI), Malan Lucio (FI), Mancuso Bruno (Nuovo Centro Destra), Marin Marco (FI), Matteoli Altero (FI), Mauro Giovanni (GAL), Mazzoni Riccardo (FI), Messina Alfredo (FI), Minzolini Augusto (FI), Mussolini Alessandra (FI), Pagano Giuseppe (NCD), Pagnoncelli Lionello (FI), Palma Nitto (FI), Pelino Paola (FI), Perrone Luigi (FI), Piccinelli Enrico (FI), Piccoli Giovanni (FI), Razzi Antonio (FI), Repetti Manuela (FI), Romani Paolo (FI), Rossi Luciano (Ncd), Sacconi Maurizio (Ncd), Sciascia Salvatore (FI), Scilipoti Domenico (FI),Scoma Francesco (FI), Sibilia Cosimo (FI), Tarquinio Lucio (FI), Viceconte Guido (Ncd), Villari Riccardo (FI), Zanettin Pierantonio (FI), Zizza Vittorio (FI), Zuffada Sante (FI).
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