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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2014 alle ore 15:37.
L'ultima modifica è del 31 gennaio 2014 alle ore 11:59.

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La campanella suona alle 8,30, come una scuola qualsiasi. I ragazzi che arrivano alla spicciolata, affrettano il passo. L'unica differenza sono gli zainetti. Non hanno sulle spalle i pesanti sacchi carichi di libri, esercizio fisico prima che mentale, ma solo un piccolo involucro di plastica colorata tra le mani che nasconde un tablet.

Benvenuti alla prima scuola superiore d'Italia total tablet. Dove si seguono le lezioni, si prendono appunti, si studia su dispositivi elettronici. Basta biro. È l'Istituto Frejus, Ski college di Bardonecchia. Alpi. Neve sei mesi l'anno. Terra di campioni negli sport invernali, di gente di montagna, turismo e di aria fina, a uno sputo dalla Francia.

La scuola è nata nel 1966, come liceo parificato per gli sciatori, quelli che fanno agonismo e che per anni fanno dello sci la loro ragione di vita. All'inizio l'Istituto Frejus diplomava come uno Scientifico e come un Istituto commerciale. Dal 2000 è un Istituto che diploma in Amministrazione, Finanza e Marketing. Ora il preside sogna di trasformarlo in un Istituto dedicato solo al Marketing dello sport, considerando che gran parte di questi ragazzi faranno gare fino a un certo punto della loro vita, ma poi, finita la carriera agonistica, dovranno inserirsi nel mondo del lavoro.

Il 60% degli allievi dell'Istituto Frejus, distribuiti nelle 5 classi di superiore, viene dalla Valle. Il 40% vengono da fuori e vivono nel College, quasi tutti atleti. Hanno i loro alloggi nei piani superiori della scuola, seguiti giorno e notte da educatori e da un gruppo di professori, piccolo ma presente. Molti di questi ragazzi fanno le gare di Coppa Europa di sci, 4 di loro - i fratelli Marsaglia e i fratelli Norsotti - sono in Coppa del Mondo. Restano diversi mesi l'anno in trasferta. Da qui la necessità di trovare un modo per facilitare le lezioni a distanza.

Giovanni Valentini, professore di matematica e diritto, è preside dell'Istituto Frejus dal 1996. Somiglia al professore dell'Attimo fuggente interpretato da Robin Williams. È in età da pensione, ma continua insegnare, curioso della vita e appassionato della conoscenza. «Si ricorda il primo Mac di Steve Jobs? Io l'avevo acquistato. E nell'82 facevo già le lezioni di matematica usando il computer. Da Roma mi hanno mandato un ispettore perché gli sembrava strano. Poi hanno capito».

Il passaggio dall'insegnamento tradizionale a quello completamente digitale è stato graduale. Un processo cominciato nel 2011 per le prime due classi, in via sperimentale, e da quest'anno scolastico allargato a tutte le 5 classi della scuola superiore. La scuola dal 2006 ha un collegamento a banda larga ed è completamente wireless.

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