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Questo articolo è stato pubblicato il 29 gennaio 2014 alle ore 06:43.
L'ultima modifica è del 12 marzo 2014 alle ore 17:05.

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NEW YORK - L'atmosfera sembrava la stessa delle altre grandi occasioni: Congresso riunito in seduta plenaria per il discorso sullo stato dell'Unione, coreografia da film, aderenza millimetrica alla tradizione, il martello del presidente della Camera John Boehner che chiede il silenzio, il presidente che finalmente, dopo essere stato travolto dagli applausi prende la parola, «My fellow Americans....». Ma nel suo lungo discorso Barack Obama ha ripercorso vecchi temi con una sola vera nuova proposta che cercherà di affermare grazie allo strumento dell'"ordine esecutivo", chiamiamolo decreto, che gli consente di introdurre certe norme senza bisogno di passare per il voto del Congresso. Ha annunciato l'aumento del salario minimo dai circa 7 dollari a 10,25 dollari per i dipendenti di aziende che vincono appalti pubblici di qualunque genere, dai lavapiatti nelle basi militari a operai che ristrutturano un ponte. Il contratto deve riguardare appalti strettamente federali e la cosa non riguarda i singoli stati.

Un gesto più simbolico che concreto per affrontare il problema della disuguaglianza in America, secondo un calcolo approssimato la misura del presidente riguarderà al massimo 16-18mila persone. Ma con l'annuncio Obama vuole stringere in un angolo i repubblicani che resistono alla proposta di legge Harkin Miller che si propone di raggiungere lo stesso obiettivo. Il presidente ha ricordato quanto importante sia restituire dignità alle famiglie più povere costrette secondo le leggi attuali a vivere con salari annuali anche di 15mila dollari all'anno praticamente al di sotto della soglia di povertà.

Obama ha affermato che aumentare il salario minimo è un bene per tutti, anche per le imprese, e ha citato come esempio John Soranno, un italo americano che ha costruito una catena di pizzerie con forno a legna a St Paul in Minnesota che già l'anno scorso aveva deciso di aumentare il salario minimo a 10 dollari proprio perché aveva letto che Obama voleva muoversi in quella direzione. Soranno ha giocato d'anticipo per poter assorbire meglio il colpo ma anche per tenere i suoi dipendenti legati alle nove pizzerie. La prima ha raccontato, è nata perché ha passato molti anni da ragazzo a Milano dove frequentava la pizzeria Gino su corso Vercelli.

Molti anni dopo si è a sua volta lanciato nel "business". Soranno insieme ad altri 22 ospiti, da un pompiere dell'Oklahoma a un insegnante di Washington nominata insegnante dell'anno ha voluto dare uno spaccato dell'America che fatica, che lavora in difficoltà ma che tira dritto e guarda in avanti con responsabilità. Soranno era il simbolo del piccolo imprenditore illuminato. Fra gli altri decreti annunciati da Obama, quello per introdurre incentivi per progetti infrastrutturali, per corsi di addestramento per la riqualificazione di disoccupati e per un miglioramento di certe pensioni. Obama ha fatto un accenno ai vari temi di politica estera, dall'Afghanistan all'Iran alla Siria. Ma il discorso in un anno in cui a novembre di rinnoverà la Camera e un terzo del Senato è stato dedicato soprattutto alla politica interna.

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