Niente bonus mobili per i piccoli lavori edilizi:
le risposte delle Entrate a Telefisco
Per avere il bonus mobili, bisogna aver fatto almeno un intervento di manutenzione straordinaria in casa. Le Entrate non mettono l'ultima parola ai tanti dubbi sui "lavori presupposto" ai quali può essere abbinata la detrazione sull'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni). Il chiarimento è arrivato nel corso di Telefisco, in riposta ai quesiti del pubblico, ma lascia ai contribuenti il compito di stabilire il corretto inquadramento edilizio dei lavori.
di Cristiano Dell'Oste
1. Bonus mobili / Come funziona
Il problema si pone perché l'agevolazione sugli arredi è riservata soltanto a chi beneficia anche della detrazione fiscale del 50% per il recupero edilizio. Tuttavia, mentre la legge istitutiva del bonus mobili fa riferimento a un lungo elenco di possibili lavori – contenuto nell'articolo 16-bis del Tuir – le Entrate con la circolare 29/E/2013 hanno ristretto la lista ai soli lavori che rientrano almeno nella manutenzione straordinaria o in categorie di lavori più "pesanti" (restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi su immobili danneggiati da calamità naturali, interventi di recupero edilizio di interi fabbricati da parte di imprese di costruzione).
La manutenzione ordinaria, invece, consente di avere il bonus mobili solo se eseguita sulle parti comuni di un condominio, e solo per arredare le parti comuni, come ad esempio la guardiola del portiere.
Di conseguenza, non è possibile abbinare il bonus mobili a quegli interventi eseguiti nelle singole abitazioni che l'articolo 16-bis del Tuir agevola con il 50% a prescindere dalla categoria edilizia in cui ricadono: ad esempio, opere per la prevenzione di atti illeciti da parte di terzi, interventi di cablatura degli edifici, interventi per il risparmio energetico. In tutte queste situazioni, bisognerà valutare caso per caso – da soli o con l'aiuto di un tecnico – se i lavori eseguiti ricadono, come minimo, nella manutenzione straordinaria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA