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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2014 alle ore 12:47.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2014 alle ore 13:05.

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Carlo Cottarelli (Ansa)Carlo Cottarelli (Ansa)

Proseguire con decisione sulla strada dei costi e dei fabbisogni standard rendendo anche pubblici, in un'ottica di maggiore trasparenza, i dati raccolti dai Comuni. Armonizzare tutte le banche sulle partecipate locali. Rafforzare la gestione centralizzata degli acquisti di beni e servizi con la riduzione delle centrali appaltanti. E sciogliere rapidamente il nodo della mobilità del personale per far scattare la "potatura" di uffici e strutture territoriali dello Stato.

Il commissario straordinario per la spending review, Carlo Cottarelli, nel corso di un'audizione alla commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo, conferma che si sta muovendo sul solco tracciato già al momento della definizione del programma di lavoro per centrare l'obiettivo di 32 miliardi di risparmi nel 2016.

Sulla base di questa tabella di marcia a fine febbraio dovranno arrivare dalle 25 task force attivate dallo stesso Cottarelli le indicazioni sulle possibili aree di intervento che poi il commissario straordinario trasformerà a inizio marzo, «con indipendenza di giudizio», in proposte operative da consegnare al Governo per la scelta finale sui tagli.

Troppi squilibri di spesa tra le Regioni
Per Cottarelli ci sono ampi margini per realizzare risparmi a livello territoriale. Anche perché il «livello di efficienza» di spesa «varia moltissimo da Regione a Regione» e da Comune a Comuni. Uno squilibrio riscontrabile anche nelle spese centrali. Per questo motivo «l'approccio dei fabbisogni e dei costi standard è fondamentale in relazione al principio di allocazione dei fondi e di quanto deve essere allocato dal centro alla periferia».

Centrare subito l'obiettivo trasparenza
Per il Commissario straordinario la banca dati fin qui costituita e monitorata al ministero dell'Economia è importante ma «va aggiornata» ed è «anche necessaria» un'operazione trasparenza rendendo pubblici tutti i dati su costi e fabbisogni standard dei comuni. Va anche «completato il lavoro sulla capacità fiscale standard», ha detto Cottarelli. Che ha ribadito che i risparmi di spesa realizzati dai Comuni dovranno essere utilizzati esclusivamente «per ridurre la pressione fiscale a livello locale», a cominciare dal taglio del cuneo. Quanto all'evoluzione del federalismo, il commissario straordinario ha affermato che il lavoro sulla revisione della spesa «può essere un input per la riforma del titolo V della Costituzione» ma ha anche precisato che «noi non stiamo lavorando in quell'ottica».

Nelle Asl troppe auto blu
I fari di Cottarelli sono puntati anche sulla spesa per beni e servizi. Per il Commissario è necessario «un maggiore accentramento» con la riduzione delle centrali appaltanti. Nel mirino anche le società partecipate e le auto blu. Su quest'ultimo fronte Cottarelli ha lasciato intendere che la stretta in arrivo riguarderà soprattutto le auto di rappresentanza (quelle con autista) e che è necessaria una drastica riduzione anche a livello locale dove, soprattutto nelle Asl, si registra spesso un numero ingiustificato di vetture di servizio.

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