Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2014 alle ore 12:46.
L'ultima modifica è del 31 gennaio 2014 alle ore 13:04.

My24

A fronte dei 170 giorni di attesa delle imprese per riscuotere i crediti della Pa, il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, è «pronto da lunedì prossimo ad avviare la pratica per l'apertura della procedura di infrazione per l'Italia». Per procedere Tajani, che è anche commissario europeo per l'industria e l'imprenditoria, attende di leggere, a inizio settimana, il rapporto dell'advisor Ance sulla situazione.

Possibile sanzione da 3/4 mld di euro
Se la procedura di infrazione andrà in porto, spiega Tajani intervenendo sui dati presentati oggi da Confartigianato (uno dei due advisor insieme all'Ance sull'attuazione della direttiva) l'Italia rischia una multa di migliaia di euro al giorno e una sanzione di mora «pari a un anno di Imu», dai 3 ai 4 miliardi di euro, corrispondente all'8,25% calcolato sui debiti della Pa accumulati dal 1 gennaio 2013. Una multa quasi inevitabile, dal momento che il nostro paese «è il peggior pagatore di tutta Europa nei confronti delle imprese», con una performance peggiore di altri paesi in maggiore difficoltà a causa della crisi.

Le correzioni al recepimento della direttiva promesse dall'Italia
L'Italia, ricorda poi il vicepresidente Ue, « si é impegnata a far diventare legge le osservazioni sulla trasposizione della direttiva sui ritardati pagamenti della Pa entro il mese di maggio». Nel recepimento da parte del nostro ordinamento «c'erano problemi sui settori e sulla tempistica. L'ultima risposta dal governo italiano, in base all'avvio della pre-procedura, è positiva e ci garantisce che ci sarà la correzione del vecchio decreto con la variazione sia sui tempi (30 giorni tassativi e 60 giorni per le eccezioni) e sulle pratiche abusive. Se, come credo - conclude Tajani - verranno mantenuti gli impegni, sul fronte del recepimento non avvieremo la procedura sulla trasposizione della direttiva».

Debito commerciale Pa verso imprese al 4% del Pil nazionale
Secondo i dati presentati oggi dal presidente di Confartigianato Giorgio Merletti i tempi medi di pagamento della Pa alle imprese fornitrici di beni e servizi si sono attestati sui 170 giorni, superando di 109 giorni la media Ue di 61 giorni e di 140 il limite di 30 giorni imposto dal decreto di recepimento sui tempi di pagamento della Pa entrato in vigore il primo gennaio scorso. Un record negativo al quale si somma un altro nostro pessimo primato in Europa: l'Italia ha il maggior debito commerciale della Pa verso le imprese, pari al 4% del pil nazionale.

Merletti (Confartigianato): Pa cattiva pagatrice ostacolo alla ripresa
«Il nostro rapporto - sottolinea Merletti - dimostra che in Italia il malcostume dei ritardi di pagamento è duro a morire. I 'cattivi pagatori' tengono in ostaggio le imprese e rappresentano uno dei principali ostacoli alla ripresa economica. Chiediamo l'intervento della Commissione europea e del Governo italiano perché i ritardi di pagamento sono un cappio al collo degli imprenditori, ne soffocano le capacità competitive e compromettono le opportunità di rilancio dello sviluppo per il nostro Paese».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi