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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2014 alle ore 16:20.
L'ultima modifica è del 31 gennaio 2014 alle ore 18:00.

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Grillo scende nella capitale per serrare le fila dei Cinque Stelle ed evitare nuovi dissensi alla linea dell'ostruzionismo messa in campo negli ultimi giorni dai cittadini. «Sono a Roma con i nostri meravigliosi guerrieri! Vinciamo noi!», scrive su Twitter il leader di M5s, che pubblica una foto della riunione in corso a Roma con i parlamentari del Movimento 5 Stelle. Grillo accompagna al messaggio l'hashtag #Nuova resistenza. L'incontro, che si è tenuto presso l'Hotel Forum, un albergo nel centro di Roma, è terminato. E non è stato trasmesso in diretta streaming.

Grillo ai suoi: accarezzateli tanto sono morti
Grillo ha smorzato gli animi dopo i tafferugli scoppiati alla Camera fra i deputati M5S e i parlamentari delle altre forze politiche. Un invito a continuare a lavorare e a comunicare a volte meglio su alcune situazioni sarebbe arrivato dal leader del Movimento 5 Stelle che non avrebbe mancato di ricorrere alla solita frecciata partiti sui partiti zombie: «Nei sondaggi andiamo bene, cresciamo e dobbiamo andare avanti così. Ma usate l'arma della dolcezza: gli altri partiti sono morti, fategli una carezza». La linea è: continuare con l'opposizione dura, per smascherare le porcate, ma occorre - questo l'invito di Grillo -, evitare gli eccessi che possono ritorcersi contro.

No alla politica dell'Aventino
Dall'incontro sarebbe emerso un no a una politica dell'"Aventino". I parlamentari Cinque Stelle quindi non diserteranno sistematicamente le aule di Camera e Senato, ma decideranno di volta in volta, di giorno in giorno, se partecipare ai lavori del parlamento oppure no. Per quanto riguarda la riforma della legge elettorale, il Movimento 5 Stelle é intenzionato a non partecipare ai lavori d'Aula, alla Camera, nemmeno la settimana prossima.

Grillo: non sono abituati a un'opposizione
Il Parlamento «non voterà mai l'impeachment» contro Giorgio Napolitano proposto dal Movimento 5 Stelle «ma milioni di italiani sono con noi», avrebbe spiegato ai suoi. Il punto, avrebbe poi sottolineato, è che «non sono abituati all'esistenza di una opposizione». «Vinciamo le europee e cambiamo l'Italia da lì. Faremo campagna assieme nelle piazze», avrebbe aggiunto.

Bankitalia deve restare pubblica
Dopo la protesta dei grillini in occasione della conversione del decreto Imu-Bankitalia, con la presidente che è dovuta ricorrere alla cosiddetta "tagliola" per garantire il via libera della Camera al provvedimento prima del termine ultimo, Grillo avrebbe ricordato che «la Banca d'Italia è degli italiani e deve restare pubblica».

La bagarre di ieri alla Camera
Il faccia a faccia con i deputati e i senatori Cinque Stelle arriva il giorno dopo la bagarre alla Camera, con l'occupazione da parte degli esponenti grillini delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera (la prima in quelle ore dava il via libero alla proposta di legge elettorale).

De Rosa indagato dalla procura per ingiurie
Il deputato del M5s Massimo De Rosa è indagato dalla procura di Roma per ingiurie: il parlamentare nel corso della bagarre avrebbe offeso alcune colleghe del Pd. Il procedimento è stato avviato sulla base della querela presentata da sette deputate. Le denuncianti sono: Micaela Campana, Alessandra Moretti, Fabrizia Giuliani, Maria Michela Marzano, Assunta Tartaglione, Chiara Gribaudo e Giuditta Pini.

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