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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2014 alle ore 19:48.
Quando nell'Italia del potere inamovibile qualcuno si dimette viene spontaneo un moto di solidarietà. E tuttavia resta incredibile la vicenda di Antonio Mastrapasqua: da anni indicato come il recordman delle "poltrone" in aziende pubbliche e private, il simbolo di una classe burocratica bulimica di incarichi e in costante conflitto di interessi, il presidente dell'Inps ha aspettato che tutto gli franasse intorno prima di fare il dovuto passo indietro. Se avesse lasciato prima i suoi tanti incarichi, forse oggi sarebbe ancora alla guida dell'Inps. Ma Mastrapasqua non ha voluto rinunciare a (quasi) nulla, neppure a quella direzione dell'Ospedale israelitico che alla fine lo ha sprofondato nel fango. Una lezione per tanti alla vigilia del rinnovo dei vertici delle aziende pubbliche.
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