Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2014 alle ore 08:17.

My24

Gazprom ha costruito il complesso del fondo, Sberbank quello del salto e Vladimir Potanin, re del nickel, ha creato Rosa Khutor. Le tre balene, le chiama Evghenij attraversando le strade di questa aspirante Zermatt del Caucaso con un misto di orgoglio e sprezzo: perché Rosa Khutor, il più bello dei resort dello sci, è apparsa dal nulla in pochi mesi ma, dice Evghenij, «non è vera Russia, e non capisco chi possa venirci a stare». I ricchi di Mosca e dintorni, forse anche stranieri, è l'auspicio. Sta a loro dare un futuro al progetto acquistando gli attici con vista sul fiume, investendo nella regione anche quando la fiamma olimpica si sarà spenta. Altrimenti come si giustifica questa ferrovia di 48 km, Lastochka, che con la strada che le corre accanto è costata più delle Olimpiadi di Vancouver? 8,7 miliardi. Tanto valeva asfaltarla di caviale o pellicce di ermellino, scherzano. Alle accuse sui costi "gonfiati" gli organizzatori rispondono che si deve distinguere tra il budget olimpico e quanto realizzato per lo sviluppo della regione e dei suoi abitanti. Eppure quel che non è direttamente legato ai Giochi sembra lasciato ai margini: come Krasnaja Poljana, il paese che dà il nome al polo montano ma che non ospita gare. La nuova strada lastricata di beluga passa più in là, e il trenino rosso si ferma oltre, a Esto Sadok, al trampolino per il salto.
Fuori dalla stazione, sotto la pioggia, Elena aspetta al buio un autobus. Bisogna chiedere a ogni autista, a caso, niente indicazioni né orari ora che ad aspettare ci sono solo impiegati e operai di ritorno dal lavoro. Elena fa la contabile in un magazzino del circuito del biathlon, si è trasferita qui da Rostov-sul-Don: indica la fila di case costruite in fretta per i lavoratori dei cantieri, senza servizi e senza negozi, per fare la spesa bisogna aspettare che passi un autobus per Krasnaja Poljana. Elena è stanca, ma non tornerà a Rostov: qui gli stipendi sono più alti, forse ci saranno occasioni anche dopo le Olimpiadi se saranno servite a far conoscere la regione e a darle un futuro. C'è solo questa medaglia da vincere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL BUDGET
Primo record battuto
Quando Sochi si presentò in Guatemala nel 2007 alla gara per l'assegnazione dei Giochi olimpici 2014, Vladimir Putin parlò (in inglese) di un budget da 12 miliardi di dollari. Oggi si calcola che i costi siano stati gonfiati soprattutto a causa di sprechi e corruzione. L'opera più costosa è «Lastochka», rondine, il trenino che collega i monti al mare, arrivando a Sochi in un'ora circa. Strada e ferrovia, un progetto costosissimo (8,7 miliardi ) che ha sollevato le proteste degli ambientalisti.

51 miliardi di $

Shopping24

Dai nostri archivi