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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2014 alle ore 06:44.
MILANO
Le opere stradali collegate all'Expo 2015 procedono a singhiozzi. È il caso del cosiddetto Stralcio-gamma, la strada che collegherà la A4 al parcheggio del sito espositivo di Rho e all'area urbanistica di Cascina Merlata: bloccato con una sospensiva del Tar, ha avuto due giorni fa il via libera del Consiglio di Stato, che ha annullato l'atto del Tribunale amministrativo regionale.
L'opera è considerata una delle più importanti per il raggiungimento dell'area espositiva: grazie a questi 10 chilometri, del valore di circa 30 milioni, sarà infatti possibile arrivare rapidamente sia da Est (con la Zara-Expo), sia da Ovest (da Molino-Dorino e dalla Milano-Torino).
La stazione appaltante è la Provincia di Milano, che ultimamente ha incontrato un po' di problemi. Ha affidato l'opera alla Gimeco, ma per questioni formali legate alla correttezza di alcuni preventivi, il raggruppamento di imprese Lis, secondo arrivato alla gara, ha fatto ricorso al Tar, ottenendo la sospensiva lo scorso dicembre. Il Consiglio di Stato, a cui si è appellata la Provincia (che intanto ha fatto proseguire i lavori di bonifica del terreno), ha però deciso che in forza della legge speciale di Expo l'opera non può essere interrotta. Al massimo può essere previsto un risarcimento per chi ha subito un torto.
A fine marzo dovrebbe arrivare la sentenza di merito, che potrebbe di nuovo dare ragione alla Lis, stabilendo che la Gimeco ha ottenuto ingiustamente l'appalto. In tal caso però la Provincia ritiene che potrebbe appellarsi di nuovo al Consiglio di Stato ottenendo di nuovo il risultato di poter proseguire i lavori.
Per essere sicuri bisognerà però aspettare ancora due mesi. «Siamo soddisfatti che il Consiglio di Stato abbia riconosciuto le nostre ragioni – ha detto l'assessore ai Trasporti della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola –. Ora l'ultimo passo, che anche il Tar riconosca la forza della legge speciale per Expo. Solo così l'opera sarà pronta per marzo 2015».
Nel frattempo alcune grandi infrastrutture si sono perse nel cronoprogramma. Tra ritardi e mancanza di finanziamenti, alcune delle grandi opere che dovevano essere pronte per il 2015 saranno rimandate a data da destinarsi.
Rimanendo sempre ai collegamenti col sito espositivo, le indiscrezioni relative alla Rho-Monza si fanno sempre più incalzanti: nemmeno quest'opera verrà costruita nei tempi giusti. Ci si accontenterà di riorganizzare la viabilità locale. Su questo tema ci sarà un vertice mercoledì con il ministero delle Infrastrutture.
L'opera, del valore di circa 200 milioni, ha incontrato per anni la resistenza delle comunità locali, e ora anche il ministero all'Ambiente, che pure ha dato l'ok alla Valutazione di impatto ambientale, ha riaperto un tavolo di concertazione con i rappresentanti del territorio per trovare una soluzione alla richiesta di interramento della strada nell'area di Paderno Dugnano.
I tempi però si allungano fatalmente. Si era pensato in alternativa di realizzare un ponte, ma anche questo progetto finora ha incontrato l'opposizione delle associazioni ambientaliste.
Ci sono altre opere su cui ormai si può mettere una pietra sopra, almeno da qui a un anno. Per la città di Milano la lacuna principale è la metropolitana 4: promessa nel 2007 e ridimensionata nel tempo, nel 2015 non avrà nemmeno le due fermate minime che sarebbero servite a collegare l'aeroporto di Linate con la stazione Forlanini e quindi con il passante ferroviario. Per ora tuttavia Palazzo Marino è riuscito a mettere in sicurezza, con un emendamento al decreto Destinazione Italia, una tranche di finanziamenti pubblici stanziati negli ultimi mesi (172 milioni).
Per quanto riguarda le tramvie, ci sarà solo la Milano-Seregno (almeno il primo tratto), del valore di 200 milioni circa, mentre è stata già rimandata la Milano-Limbiate, del valore di 100 milioni.
Sul fronte delle grandi opere regionali, slitta almeno di 3 anni la Pedemontana, che per ora non ha né un piano industriale definito né investitori certi. L'infrastruttura, la più imponente del dossier Expo, lunga 70 chilometri e del valore di 5 miliardi, può ancora aspettare.
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LA VICENDA
L'allacciamento con l'A4
La strada che collegherà la A4 al parcheggio del sito espositivo di Rho e all'area urbanistica di Cascina Merlata ha avuto due giorni fa il via libera del Consiglio di Stato
Annullata decisione del Tar
L'intervento era stato bloccato con una sospensiva del Tar a seguito del ricorso presentato dal raggruppamento di imprese Lis, giunto secondo nella gara
L'incertezza
La sentenza di merito potrebbe dare nuovamente ragione a Lis. Ma la Provincia è pronta a ricorrere nuovamente