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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2014 alle ore 10:24.
L'ultima modifica è del 07 febbraio 2014 alle ore 17:41.

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Sono passati quasi due anni da quando, su impulso di 38 blogger, nasceva #salvaiciclisti, movimento ispirato dalla campagna del Times "Cities fit for cycling" che ha avuto il merito di trasformare la mobilità (non solo ciclistica) in un tema d'interesse nazionale. Per festeggiare il suo secondo compleanno, #salvaiciclisti dà appuntamento a tutti i simpatizzanti della bicicletta per il prossimi 8 e 9 febbraio a Bologna. Nel capoluogo emiliano, infatti, è stata organizzata Bici senza frontiere, un week end all'insegna delle due ruote, con un fitto di programma di giochi ed eventi.

La partecipazione, a squadre, è gratuita e prevede una serie di prove che richiamano i famosi Giochi senza frontiere. Le attività ludiche del sabato sono ispirate da azioni virtuose su cui #salvaiciclisti è impegnata in tutta Italia.

La prima prova, per esempio, è il bike to school e lo scopo del gioco è simulare l'accompagnamento di quattro bambini da casa a scuola nel minor tempo possibile. Il bike to work, invece, prevede di completare il percorso casa-ufficio mentre bike in progress è una specie di quiz. A completare il tabellone dei giochi c'è il misterioso bike to sky, le cui regole saranno svelate ai partecipanti solo a pochi minuti dal via. Inoltre sono in programma laboratori per bambini, proiezioni a tema, escursioni guidate in biciclette per scoprire la città, oltre a una gara per gli amanti dello scatto fisso e un concorso speciale, Cycle Horror Show, per eleggere la pista ciclabile peggiore d'Italia.

Il momento più significativo di Bici senza frontiere, tuttavia, sarà l'assemblea nazionale convocata per domenica mattina. In questa occasione organizzatori e simpatizzanti sono chiamati a decidere come continuare l'impegno a favore di città sempre più a misura di bicicletta . Anche se è difficile stabilirlo con certezza, il boom di ciclisti urbani che si è registrato in Italia negli ultimi anni, con il famoso sorpasso delle biciclette vendute sulle immatricolazioni di nuove auto, è anche figlio di #salvaiciclisti. Il successo mediatico della campagna è stato talmente dirompente che, nel giro di poche settimane, gli otto punti del suo manifesto sono stati convertiti in un progetto di legge sottoscritto da oltre 60 parlamentari appartenenti a tutte le forze politiche. E anche l'allora Presidente del Consiglio, Mario Monti, trovò il tempo per scrivere una lettera di incoraggiamento a #salvaiciclisti, dichiarando apertamente il suo appoggio alla causa. A ben guardare, però, di risultati concreti ce ne sono ancora pochi. La revisione del Codice della strada a favore degli utenti deboli è cominciata, ma il percorso è lungo e accidentato e la conclusione dei lavori ancora lontana. Gli otto punti del manifesto sono tutti da realizzare e le zone 30 continuano a essere progetti sperimentali isolati. Nel frattempo sulla strada si continua a morire. Di questi problemi e delle eventuali soluzioni si parlerà a Bologna.

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