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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2014 alle ore 13:28.

Anche gli stranieri soffrono la grande crisi economica dell'Italia al punto che è aumentata del 18% la quota di coloro che lasciano il nostro paese. Lo ha detto il presidente del Cnel, Antonio Marzano, aprendo l'incontro con gli ambasciatori delle principali comunità straniere in Italia in cui verrà presentato il Terzo Rapporto annuale sull'immigrazione in Italia.

I rumeni i più presenti in Italia
Quanto ai dati aggiornati relativi alle componenti straniere nel nostro paese, Marzano ha spiegato che i rumeni rappresentano attualmente la comunità più vasta con 82mila persone, seguita da marocchini e cinesi (20mila) e dagli albanesi (14mila). Calano invece i moldavi, i peruviani e gli ecuadoriani mentre crescono gli ingressi di africani in Italia.

Nelle scuole 193 cittadinanze diverse
Nelle nostre scuole, poi, ha aggiunto Marzano, «siedono ormai 193 cittadinanze diverse». «Oggi rispetto al passato registriamo grandi cambiamenti: prima si partiva dal sud verso il nord oggi un terzo di immigrati si muove dai paesi più ricchi verso i paesi emergenti mentre tutti i paesi del mondo sono contemporaneamente aree di destinazione», afferma Marzano, « la realtà italiana si caratterizza per 4 mln e mezzo di stranieri pari al 7,4% della popolazione complessiva. Il 12,7% di queste famiglie vive in una condizione di povertà. Anzi, il rischio di povertà interessa la metà delle famiglie immigrate con incidenza più che doppia rispetto agli italiani». « Per questo», ha concluso Marzano, «è importante continuare a parlare di immigrazione anche e soprattutto in questi momenti di crisi».

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