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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2014 alle ore 09:53.
L'ultima modifica è del 13 febbraio 2014 alle ore 12:11.

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(Corbis)(Corbis)

Un'autentica corsa all'oro. In cui Francia, Gran Bretagna, Germania partono da posizioni privilegiate e l'Italia, purtroppo, è in retroguardia. Il futuro dell'economia legata alle app nell'Unione europea è però radioso: si parla di 3 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2018 con ricavi che intanto balzeranno a quota 63 miliardi di euro, partendo dai 17,5 attuali, composti per 6 miliardi da vendita app e servizi di pubblicità e da 11,5 miliardi da introiti da lavoro dipendente.

A descrivere le magnifiche sorti e progressive dell'ecosistema app in Europa è uno studio della società americana GigaOm per conto della Commissione europea dal titolo «Sizing the EU app economy». «Di fronte alla crescente disoccupazione giovanile - ha commentato Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e commissario all'Agenda digitale - queste cifre mi danno nuova speranza. Quello delle app è un settore dell'economia digitale in cui l'Europa può davvero avere buon gioco. Ma restano da affrontare i problemi sul fronte della connettività e della frammentazione. Ecco un altro motivo per completare il cammino sul mercato unico delle telecomunicazioni».

Di certo con le app si arriva ora a poter esplorare frontiere nuove per un business nato solo pochi anni fa, sulla scia di quanto fatto da Apple con iTunes. Ora, stando ai risultati dello studio GigaOm si dovrebbe arrivare a un organico, per i soli sviluppatori di app, che dal milione attuale dovrebbe salire a 1,8 milioni entro il 2018. Ma se consideriamo tutto il personale di supporto e con compiti di marketing, si arriverebbe ai tre milioni di posti in più: da 1,8 a 4,8 milioni.Del resto, fra sviluppatori, tester, esperti progettisti, almeno sulla carta le possibilità non mancano.

Per quanto riguarda il business, la maggior parte delle entrate arriva dalla vendita delle app. La cui incidenza sul totale dovrebbe però scendere dal 52% del totale al 36% entro il 2018. Si tratta comunque, ancora, di un settore molto polarizzato: le cinque aziende di app di maggior successo nella Ue hanno creato il 49% delle prime 50 app con i maggiori incassi in Europa e Stati Uniti. E si tratta di un successo non distribuito in maniera uniforme. Le pre principali società produttrici di app di successo in Europa, vengono da Paesi del Nord: Rovio; King.com e Supercell. Riguardo poi alla ditribuzione territpriale, solo la Germania, la Francia e il Regno Unito hanno un significativo numero di companies produttrici di app che hanno mercato anche al di fuori dei loro Paesi d'origine. Alcuni Paesi come l'Italia non hanno neanche aziende nella top 50 al di fuori dei propri mercati. Molto del successo, conclude lo studio, dipenderà anche dalla capacità di queste realtà di staccarsi da clienti - e piattaforme - come Google e Facebook.

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