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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2014 alle ore 12:56.

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Il Piemonte va al voto in primavera, in concomitanza con le elezioni europee del 25 maggio, per scegliere il suo futuro presidente regionale e la futura maggioranza di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale.

«Nel 2010 abbiamo vinto e rivinceremo» ha dichiarato questa mattina Roberto Cota confermando l'avvio al voto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato. «Abbiamo governato bene e con impegno. Rivinceremo alla faccia del disegno che c'e' dietro e di tutto quello che stiamo vivendo», ha aggiunto commentando lo "scempio" rappresentato, secondo Cota, dall'annullamento del voto.

Dopo i commenti di ieri sera sulla decisione dei giudici del Consiglio di Stato che conferma l'annullamento delle elezioni della primavera 2010, già stabilito dalla sentenza del Tar Piemonte, il 10 gennaio scorso, dunque, nessuno ha più voglia di prendere tempo.
Lo ha detto chiaramente il governatore uscente Cota. E questo di fatto apre all'avvio vero e proprio della campagna elettorale, rimasta sottotraccia per settimane. Con Bobo Maroni che prende atto della decisione dei giudici e apre alla possibilità che proprio il Piemonte rappresenti «una straodinaria occasione per il centrodestra per andare alle primarie». Con Cota? «Vedremo cosa deciderà la Lega». Il centrodestra ha già tirato fuori dei nomi papabili per la corsa alla poltrona di presidente della Regione. Questa mattina Guido Crosetto, di Fratelli d'Italia, ha ribadito la sua disponibilità a correre per il centrodestra, passando per le primarie. Nell'ambiente circola anche il nome dell'assessore uscente al Lavoro, Claudia Porchietto, del Nuovo Centro Destra, e di Gilberto Pichetto, coordinatore regionale di Forza Italia e assessore uscente al Bilancio.

Il cantiere delle primarie, nel centro sinistra, sembra già aperto, con Sergio Chiamparino, candidato della prima ora, pronto a confrontarsi nel quadro di un'allenza ampia, da Sel a Scelta Civica. Già domenica prossima, intanto, il Pd regionale va alla consultazione popolare per decidere il prossimo segretario regionale del partito tra Davide Gariglio, renziano, Gianna Pentenero e Daniele Viotti.

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