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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2014 alle ore 11:35.

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Mariolina Moioli (Italy Photo Press)Mariolina Moioli (Italy Photo Press)

C'era un assessore nell'amministrazione Moratti che l'ex sindaco considerava inamovibile e imprescindibile per la sua giunta, dove di fatto era la sua "vice" dato il rapporto di fiducia risalente al 2001 quando la Moratti era ministro dell'Istruzione. Si tratta di Mariolina Moioli, attualmente consigliera comunale nel centro destra con "Milano al Centro" ed ex assessore del Comune di Milano alla Famiglia Scuola e Politiche sociali (fino al 31 Maggio 2011) ritornata alla cronaca in quanto indagata.

La Guardia di Finanza di Milano ha notificato l'avviso di chiusura delle indagini a lei e ad altre tredici persone in relazione alla gestione e l'erogazione illecita di una serie di finanziamenti del fondo a tutela dell'infanzia ad associazioni legate alla Compagnia delle Opere. Sono indagati per truffa aggravata, finanziamento illecito ai partiti, peculato e falso. Su tutti spicca Mariolina Moioli, che avrebbe truffato lo stesso Comune di Milano approvando il 23 maggio del 2011 il progetto "I giovani domandano, Milano risponde" «presentato dalla società cooperativa Galdus, rappresentata da Diego Montrone, già direttore musicale dell'Orchestra sinfonica della Compagnia delle Opere», anche lui accusato di truffa. Progetto, in base a quanto scrive il pm di Milano Tiziana Siciliano, «che Moioli e Mercadante sapevano essere inesistente».

Per gli investigatori sarebbe stata messo in atto, tra il gennaio e il luglio 2011, una truffa aggravata per un totale di oltre 331mila euro, inclusi gli acquisti degli arredi per una serie di appartamenti e Centri Socio-Ricreativi destinati agli anziani. Una truffa in tandem fatta da Mercadante nella sua qualità di "Direttore di Settore Minori e Giovani"( fino al luglio del 2011), di concerto con l'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali allo scopo di destinare i soldi per altre finalità sottese.

Secondo l'accusa, Mercadante e Moioli con il falso finanziamento si sarebbero procurati illecitamente circa 120 mila euro ufficialmente da destinare al fantomatico progetto in base alla legge a favore dell'infanzia. In realtà i soldi liquidati dal Comune di Milano sarebbero andati invece a coprire «spese di propaganda elettorale o comunque privatistiche». Circa 32 mila euro, infatti, sarebbero serviti all'ex assessore per pagare spot radiofonici «trasmessi dal febbraio all'aprile del 2011 consistenti in apparenti interviste (in realtà registrazioni precostituite) di Moioli, accompagnata dal sindaco pro tempore Moratti, inconsapevole della truffa in atto».

Altri 98 mila euro, invece, sarebbero invece serviti per «pagare i costi sostenuti per la grande festa in onore del 21mo anniversario di costituzione della società cooperativa Galdus, tenutasi il 6 maggio 2011, ormai a ridosso delle elezioni, dove la candidata Moioli, sempre accompagnata dal sindaco Moratti, era intervenuta quale ospite d'onore». L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, è una tranche dell'indagine sulle colonie estive risalente sempre all'epoca dell'Amministrazione Moratti. Nel corso dell'inchiesta nell'ottobre 2012 furono arrestate una serie di persone, tra cui proprio Patrizio Mercadante rinviato a giudizio appena una settimana fa, per una vicenda di appalti truccati per oltre 30 milioni di euro sulle cosiddette «case vacanza», ossia le colonie estive per bambini.

Non è la prima volta che la Moioli viene coinvolta in una vicenda giudiziaria: fu oggetto di forti polemiche per la casa della figlia Viviana, citata negli atti di un'indagine aperta per turbativa d'asta e corruzione.

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