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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2014 alle ore 06:42.

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TORINO
Piemonte verso l'election day, domenica 25 maggio, data in cui si potrebbe votare per europee e regionali. Questo lo scenario più probabile dopo che il Consiglio di Stato ha confermato l'annullamento del voto del 2010. Finita la fase dei ricorsi e dei controricorsi, ora nessuno più nella regione governata dal leghista Roberto Cota sembra voler prendere tempo. Le stesse dichiarazioni del governatore uscente vanno in questa direzione: «Nel 2010 abbiamo vinto e rivinceremo». «Annullare le elezioni vuol dire colpire la scelta compiuta da milioni di cittadini, il bene più prezioso – ha sottolineato Cota – in democrazia. Rifletta chi ha reso possibile questo scempio». Si aspetterà in ogni caso la sentenza che potrebbe chiarire i tempi del prossimo voto.
La macchina amministrativa si metterà in moto nei prossimi giorni mentre quella politica è già nel vivo, con Roberto Maroni che chiede primarie di coalizione nel centrodestra – con un candidato leghista – ed election day. E il centrosinistra locale fa quadrato su Sergio Chiamparino, candidato della prima ora, pronto a confrontarsi in un'alleanza da Sel a Scelta Civica, anche passando per le primarie. Mentre il Pd piemontese va alla consultazione popolare per decidere il prossimo segretario regionale tra Davide Gariglio, renziano, Gianna Pentenero e Daniele Viotti.
Dovrebbe essere lo stesso presidente uscente a indire le nuove elezioni, almeno 45 giorni prima del voto, entro i primi di aprile. Si eleggeranno 50 consiglieri – nella scorsa tornata erano 60 –, 40 dei quali con metodo proporzionale. Durante la conferenza stampa dell'ex presidente Mercedes Bresso, che con il suo ricorso ha avviato la querelle conclusasi con l'annullamento del voto, i legali hanno chiarito di aver chiesto al Consiglio di Stato di indicare un termine per indire le nuove elezioni, «oltre a definire anche un commissario ad acta nel caso le elezioni non venissero fissate secondo le forme che il Consiglio di Stato stesso dovrà indicare».
Nel centrodestra piemontese sono già emersi i nomi di potenziali candidati alla poltrona di governatore. Ieri Guido Crosetto (Fdi) ha ribadito la sua disponibilità a correre per il centrodestra, passando per le primarie. Ha dalla sua una parte del Ncd capitanata da Vito Bonsignore e dal responsabile regionale Enrico Costa, e una parte di Forza Italia. Il partito di Berlusconi vede di buon occhio anche la possibile corsa del coordinatore regionale Gilberto Pichetto. Legata alla corrente Quagliarello, Sacconi, Lorenzin è invece Claudia Porchietto, assessore regionale al Lavoro.
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