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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2014 alle ore 19:52.
L'ultima modifica è del 14 febbraio 2014 alle ore 20:49.

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«Sono l'ultimo presidente del Consiglio che è stato eletto dal popolo». E ancora: «Contro di me hanno messo in atto una strategia di distruzione». Non solo. «Quello che è successo nel 2011 è stato un vero e proprio colpo di Stato». Lo ha detto Silvio Berlusconi, in chiusura oggi della campagna elettorale in Sardegna di Ugo Cappellacci. Nel comizio il Cavaliere ha ribadito la sua stima per Renzi («è intelligente e non di scuola comunista»). E ha commentato la caduta di Letta come motivata «da vicende di retrobottega Pd». Lo ha fatto mentre bollava come «utili idioti» gli alfaniani del Ncd.

Strategia di distruzione da Colle e Pd
«Contro di me hanno messo in atto una strategia di distruzione» ha ribadito Berlusconi, ripercorrendo tutte le tappe della sua storia politica, dal '94 ad oggi, durante il comizio ad Arborea, in Sardegna, e attaccando di nuovo la sinistra che, per «timore che non sarebbe più risuscita a togliermi di mezzo» ha «elaborato questa strategia», insieme «alla magistratura». In particolare, nel mirino del Cavaliere finiscono anche il Capo dello Stato e l'Anm. «Ho avuto da più parti notizie di un vertice tra la più alta carica dello Stato, i vertici dell'Anm e del Partito democratico. Si sono detti, sconsolati: se non facciamo qualcosa di serio e questo qui non ce lo togliamo dai piedi rivince anche le prossime elezioni. E allora è iniziata una strategia di distruzione messa in atto in mille modi», ha attaccato il Cavaliere.

Al lavoro per andare al voto da soli, Ncd utili idioti
L'ex premier, che guiderà domani la delegazione di Forza Italia al Colle per le consultazioni per il nuovo governo, ha annunciato poi dal palco che l'obiettivo di Forza Italia è evitare di andare al voto in coalizione con gli ex pidiellini ora Ncd: «Dobbiamo vincere le elezioni con più del 37% per presentarci da soli - ha detto -. È a questo che stiamo lavorando attraverso la creazione di 12 mila club in tutta Italia». Per gli ex compagni di partito dell'Ncd Berlusconi ha parole sprezzanti:«Sono utili idioti della sinistra che li usa quando gli servono e poi gli dà una pedata quando non servono più».

Stima per Renzi ma questa non è democrazia
Il Cavaliere ha ribadito invece la stima per il segretario del Pd, censurando però i modi con cui si avvia a diventare premier. «Ho stima di Matteo Renzi - ha detto Berlusconi - è persona intelligente, non è di scuola comunista. A Renzi faccio gli auguri di tutto cuore ma questo non significa che ciò che sta accadendo sia da iscrivere in ciò che può accadere un una democrazia. Monti, Letta, Renzi, sono tre governi non eletti dai cittadini attraverso regolari elezioni».

In retrobottega Pd decisa fine Letta
Poi la stoccata finale sulle modalità con cui si è consumata la crisi di governo. «Questo governo sembrava eterno ma si sono poi riuniti al Pd, nel retrobottega, dove hanno deciso che Letta e il suo governo doveva andare a casa e che doveva andare a governare il sindaco di una piccola città, una bella città, una città dell'arte ma che non credo arrivi a 500 mila abitanti», ha arringato Berlusconi.

Nel 2011 fu colpo di Stato
L'ex premier è tornato infine sulla sua uscita di scena nel 2011, sotituito da Mario Monti alla guida del governo. E lo ha fatto evocando ancora il golpe. «Quello che è successo nel 2011 è stato un vero e proprio colpo di Stato. È un colpo di Stato quando un governo eletto dai cittadini viene sostituito da un altro governo che i cittadini nemmeno conoscono, senza passare da altre elezioni».

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