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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2014 alle ore 20:59.
L'ultima modifica è del 17 febbraio 2014 alle ore 07:23.

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«Vladimir Luxuria è stata fermata a Sochi mentre portava una bandiera arcobaleno con scritto in russo "è ok essere gay"»: lo ha reso noto Flavio Romani, presidente dell'Arcigay-Associazione Lgbt italiana, riferendo di aver ricevuto una telefonata dalla stessa Luxuria. L'attivista é stata rilasciata nella notte dalla polizia russa che l'aveva fermata ieri poco dopo il suo arrivo a Sochi per la provocazione contro la nuova legge russa che prevede il divieto di propaganda gay. Il suo non é stato un arresto ma un fermo. A quanto si é appreso a Sochi, l'attivista LGBT, primo transgender del parlamento italiano, «non ha subito alcuna violenza né intimidazione» a differenza di quanto lei stessa aveva riferito ad Imma Battaglia, presidente onorario Di Gay Project.

Dopo essere stata rilasciata nella notte, Vladimir Luxuria ha fatto sapere che nella giornata odierna assisterà ai Giochi olimpici in corso di svolgimento a Sochi. Alla diffusione della notizia si è subito attivata l'unitò dei crisi della Farnesina. «Ho parlato personalmente con Emma Bonino - aveva detto Imma Battaglia -, mi ha confermato che ha già attivato il Consolato e l'Unità di crisi della Farnesina. Stanno cercando Vladimir Luxuria in tutti i posti di polizia di Sochi. Luxuria - spiega Battaglia - mi ha mandato un sms di aiuto. Non riuscivo a contattarla, poi sono riuscita a prendere la linea. Mi ha spiegato di essere stata fermata dalla polizia mentre sventolava una bandiera e mi ha chiesto aiuto. Io ho quindi chiamato il ministro degli Esteri, Emma Bonino, che mi ha assicurato il suo immediato interessamento presso le autorità russe». «L'atteggiamento degli agenti è stato brutale e aggressivo - ha continuato Battaglia -. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo».

Luxuria era a Sochi per un servizio delle Iene, con cui domani sera aveva in programma di andare a vedere una partita di hockey esponendo la bandiera rainbow. Secondo le autorità diplomatiche italiane dispiegate a Sochi, le autorità russe, in base alla convenzione di Vienna, hanno 24 ore di tempo per comunicare un eventuale fermo di un cittadino straniero, ma al momento non hanno alcun riscontro di un provvedimento del genere.

«Ribelle, libera, senza paura dei gendarmi della moralità di Stato. Grazie @vladiluxuria». Così Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, su Twitter dopo la notizia dell'arresto di Wladimir Luxuria da parte della polizia russa. Sel con il capogruppo alla commissione esteri di Montecitorio, Arturo Scotto, si è già attivata con il nostro ministero degli esteri. «Le autorità russe non tocchino la cittadina italiana Wladimir Luxuria - scrive Sel in una nota - e la liberino al più presto».

«Ho chiamato @emmabonino per denunciare l'arresto di @vladiluxuria a #Sochi2014 Mi ha detto che l'unità di crisi in loco é già al lavoro». Così Gennaro Migliore presidente dei deputati di Sinistra Ecologia Libertà in un Tweet annuncia di aver chiamato la ministra degli esteri dopo l'arresto a Sochi di Vladimir Luxuria.

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