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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2014 alle ore 20:16.
La salute è ormai un lusso per cinque milioni di italiani. Cure e farmaci troppo cari, portano quasi il 7% della popolazione a spendere poco o nulla per la propria salute. È quanto emerge dal primo Rapporto sulla povertà sanitaria e sulla donazione dei farmaci in Italia della Fondazione banco farmaceutico (Fbf), che ha utilizzato informazioni provenienti dalla "Giornata di raccolta del farmaco" annuale (Grf), dalle donazioni delle aziende farmaceutiche e dai sistemi di monitoraggio degli oltre 1.500 enti caritativi che fanno parte della rete servita dal Banco. Nel periodo dal 2007 al 2012 la povertà assoluta in Italia è cresciuta di circa il 60%, arrivando a interessare il 6,8% della popolazione, quasi cinque milioni di persone. Nelle famiglie "povere" si spendono in media per la sanità 16,34 euro al mese (pari a circa il 2% dell'intero budget familiare), rispetto ai 92,45 di media delle famiglie italiane (3,7% del budget).
«Tra il 2007 e il 2013 la Fbf ha incrementato la raccolta di farmaci del 241%. I farmaci donati nell'ultimo anno sono stati 1.162.859», si legge nel testo. Questo aumento è dovuto da un lato alla crescita delle donazioni durante la Grf (+23%), dall'altro al boom delle donazioni aziendali (+1345%). Il trend di forte crescita della povertà ha però aumentato la forbice tra bisogno e capacità di risposta attraverso le donazioni. Se nel 2007 la giornata riusciva a coprire quasi il 55% delle richieste, nel 2013 siamo scesi al 43,2%. Il picco di capacità di risposta è stato raggiunto nel 2011 (65,1%).
Dal punto di vista economico, la Fondazione ha distribuito nel 2013 farmaci per oltre otto milioni di euro, rispetto ai 2,1 milioni di euro del 2007. Il 75% di questo valore è oggi garantito dalle aziende (era il 15% nel 2007). Per quanto riguarda le tipologie di farmaci donati, i più diffusi sono quelli contro l'acidità (11,5%), gli analgesici (11,2%), gli antiinfiammatori (7,7%), i preparati per la tosse (6,8%) e i farmaci contro i dolori articolari e muscolari (5,8%).
Nel corso del 2013, 24 aziende hanno effettuato 274 donazioni, per un totale di oltre 812 mila confezioni. La propensione al dono è crescente nel tempo e potrebbe essere incentivata rimuovendo taluni vincoli normativi e burocratici che ancora rendono complesso il sistema. Hanno aderito alla Grf 3.366 farmacie, con un tasso di adesione più consistente al Nord (28% circa), rispetto a una media nazionale del 18,7%. Complessivamente sono state raccolte oltre 350 mila confezioni, di cui quasi una su tre in Lombardia.
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