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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2014 alle ore 09:40.
L'ultima modifica è del 18 febbraio 2014 alle ore 09:29.

Ore 11,54. Matteo Renzi si è riservato di accettare
Matteo Renzi, come da prassi, «si é riservato di accettare» l'incarico per la formazione del governo. Lo ha comunicato il segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra, dopo la consultazione al Quirinale.

Ore 11,54. Incarico a Matteo Renzi
Donato Marra, segretario generale della presidenza della Repubblica, ha annunciato che il presdiente Napolitano ha conferito l'incarico di formare il governo a Matteo Renzi.

Ore 11,50. Pisicchio (Cd): nessuno si aspetti velocità supersoniche per la formazione del governo
«I tempi della formazione del governo saranno quelli necessari per la definizione dei programmi e delle alleanze. Dunque nessuno si aspetti velocità supersoniche. L'Italia ha bisogno di cure specialissime nell'esercizio del governo. Dunque massima attenzione agli impegni che si assumeranno di fronte agli italiani, alla squadra e ai mezzi per portarli a compimento», ha detto il presidente del gruppo Misto alla Camera e vicepresidente di Centro democratico, Pino Pisicchio.

Ore 11,41. Camusso: giudicheremo Renzi dal programma
Se il governo di Matteo Renzi rappresenterà una svolta per il Paese, «lo vedremo sulla base del programma», ha detto Susanna Camusso, segretario della Cgil, a margine di un appuntamento congressuale a Napoli. Per Camusso «bisogna investire, bisogna creare lavoro, abbassare la tassazione sul lavoro dipendente. E costruirne altre forme. Abbiamo proposto la patrimoniale come condizione per avere le risorse da investire sul lavoro».

Ore 11,32. Il colloquio al Quirinale è in corso da oltre un'ora
Si protrae il colloquio al Quirinale fra Renzi e Napolitano in corso da oltre un'ora. Fuori una folla di giornalisti in attesa delle dichiarazioni di rito. Presenti molti esponenti della stampa internazionale.

Ore 11,10. Romani (Fi): Berlusconi e Napolitano potrebbero rivedersi
Silvio Berlusconi e Giorgio Napolitano? «Ho l'impressione che potrebbero rivedersi», ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, Paolo Romani, ad Agorà, su Rai3. «Sono molto curioso di sapere quale sarà l'innovazione che Renzi porterà perché il Paese ne ha bisogno, quindi aspettiamolo al varco - ha aggiunto Romani -. Una polemica di pregiudizio su cosa farà bene o male mi sembra inutile».

Ore 10,56. Tajani: il 3% si può sforare, ma l'Italia deve fare le riforme
«Credo - ha sottolineato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, a "Prima di tutto", Radio 1 - che l'Italia possa ottenere risultati importanti a Bruxelles; mi riferisco alla interpretazione del patto di stabilità; cioè quello che impone il tetto del 3%. Ma servirà presentarsi con un progetto serio. Detto chiaramente: tagli alla spesa pubblica, riforme sostanziali per il mercato del lavoro (riduzione della stretta fiscale sul mercato del lavoro, un piano per rientrare dai debiti che la P.A. vanta nei confronti delle stesse imprese,) un piano di investimenti serio, infrastrutture che permettano all'economia di ripartire: ma un piano serio, con cifre, dati, iniziative, che consenta di discutere di una interpretazione del patto di stabilità attenuata cioè la possibilità che alcuni investimenti potrebbe essere esclusi dal patto di stabilità».

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