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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2014 alle ore 09:40.
L'ultima modifica è del 18 febbraio 2014 alle ore 09:29.

Ore 15,55. Renzi è giunto alla stazione di Firenze
Matteo Renzi è giunto alla stazione di Firenze. Strette di mano e foto. Renzi è apparso alquanto infastidito da telecamere e microfoni: «Qua siamo a Firenze - ha detto ad un tratto - non siamo abituati. Lasciateci andare». Renzi è poi salito in auto per raggiungere Palazzo Vecchio per quello che potrebbe essere il suo ultimo Consiglio comunale da sindaco.
Ore 15,53. Boldrini: gli ho augurato buon lavoro
«Gli ho augurato buon lavoro, sottolineando l'esigenza di arrivare quanto prima ad una buona legge elettorale, alle riforme costituzionali necessarie e ad interventi che diano ai cittadini risposte concrete alla pesantissima crisi economica e sociale», ha scritto la presidente della Camera Laura Boldrini, su Facebook, riportando i temi affrontati nell'incontro con il premier incaricato Matteo Renzi a Montecitorio.
Ore 15,49. Vendola (Sel): noi restiamo all'opposizione
Sel ha lanciato un messaggio a Renzi: per ora restiamo all'opposizione. «Aspettiamo di conoscere le prossime mosse, vediamo quale sarà la compagine di governo e, soprattutto, l'agenda programmatica che proporrà», ha detto Nichi Vendola a Bari. «Qualora Renzi dovesse costruire atti positivi, noi esprimeremmo giudizi positivi. Ma noi restiamo all'opposizione secondo la posizione presa unitariamente da Sel».
Ore 15,43. Squinzi: incarico a Renzi? È una notizia vecchia
«L'incarico a Renzi? Si commenta da solo, è una notizia vecchia», ha affermato il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, prima di incontrare gli industriali a Palermo.
Ore 15,35. Cuperlo a Renzi: ora un confronto sul programma di governo
La minoranza all'interno del Pd chiede di contribuire alla scelta delle priorità che saranno alla base dell'attività del nuovo esecutivo. Gianni Cuperlo ha chiesto a Matteo Renzi un confronto sul programma di governo. «C'é in tanti un sentimento di preoccupazione per come si é arrivati al passaggio di questi giorni. La decisione della direzione del Pd, anche al di là di quanto avessimo immaginato, ha sollevato dubbi sui modi che hanno accompagnato la fine del governo Letta e l'annuncio di una svolta radicale», ha spiegato. «In quella sede avevamo sollecitato una discussione che partisse dai contenuti e dall'impianto che stavano alla base di una scelta oggettivamente traumatica. Ora é il momento di farlo», ha Cuperlo.
Ore 15,23. Zaia: a Renzi la beatificazione se riesce nelle riforme
«Se questi propositi si traducono in progettualità concrete, quindi, come affermato dallo stesso Renzi, le riforme entro febbraio, la riforma del lavoro entro marzo e poi entro a maggio la riforma fiscale, penso che gli faranno un monumento a livello nazionale e avrà la beatificazione», ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, oggi a Bassano del Grappa. «Poi, bisogna farle le cose. Lo stesso Letta quando si insediò fece un bellissimo discorso, tanto è vero che il mio partito si astenne, però poi i risultati furono un nulla di fatto».
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