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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2014 alle ore 09:18.

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La ventiquattresima di campionato si chiude per l'ennesima volta in modo positivo per la Juventus, che continua a vincere e a rendere impossibile il tentativo di recupero degli avversari. Contro il Chievo a complicare la vita ai bianconeri è stata ancora un volta la fase difensiva: subire un "gollonzo" non fa certo piacere a Conte, soprattutto in una partita che, episodio di cui sopra a parte, non ha mai avuto storia. Adesso arrivano le gare di Coppa, in Europa League, con il Trabzonspor nei sedicesimi. La speranza è che la capolista non snobbi la competizione e anzi tenti di vincerla, anche se l'avversario dei sedicesimi non stimola la fantasia. Sarebbe comunque un segnale importante, dopo tanti anni di assenza italiana dai vertici in questa competizione. Oltre che una boccata di ossigeno per il nostro calcio e la classifica Uefa.

La Roma tiene il passo in una gara dominata contro la Sampdoria: fa bene a continuare a credere nello scudetto, anche in virtù della gara da recuperare contro il Parma che potrebbe portare a soli sei punti il distacco dai bianconero. Rispetto ai quali ha il vantaggio del solo impegno in campionato, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia in semifinale contro il Napoli. La squadra di Garcia gioca bene e a memoria, senza le lacune difensive che stanno caratterizzando l'ultima parte della stagione bianconera. Sarà difficile, ma provarci a questo punto è un obbligo.

La composizione della finale di Coppa Italia, che vedrà di fronte Fiorentina e Napoli, libera un posto in Europa League per la prossima stagione rendendo utile a questo fine anche il sesto posto in classifica. Ne potrebbero beneficiare in molti, visti i distacchi molto ridotti nel gruppone delle inseguitrici dei viola.

Il Milan non sembra essere uscito dalla fase difficile: la vittoria con il Bologna è figlia di una rete strepitosa di Balotelli (se non è strepitosa una sassata da 40 metri non lo è più nulla). Ma si capisce che le indicazioni del nuovo allenatore devono ancora essere assimilate al meglio. Come dice lo stesso Seedorf è assurdo discutere un allenatore dopo 22 giorni: concordo con lui, è assurdo. I giudizi si danno alla fine. Per il Milan arriva adesso la Coppa che conta, la Champions, contro un avversario (l'Atletico) che nel campionato spagnolo ha ripreso a correre. Non sarà facile, soprattutto considerando il rischio di non avere Kakà, oltre ad altri sette giocatori indisponibili a vario titolo tra infortuni e squalifiche.

L'Inter vince a Firenze una partita che doveva vincere per coltivare speranze di ingresso in Europa: lo fa con un gol in chiarissimo fuorigioco di Icardi, dopo aver sprecato come sempre parecchie occasioni soprattutto nel primo tempo. Milito è ancora il lontano parente del Milito vero, fosse lo stesso ieri ne avrebbe segnati almeno due. La Fiorentina era stanca, fisicamente e mentalmente, come aveva chiarito lo stesso Montella prima della partita. Il triplo impegno (campionato, Coppa Italia ed Europa League) è un bel problema da gestire. L'Inter torna finalmente a giocare con due attaccanti, e lo fa contro una squadra che di attaccanti veri al momento no ne ha nemmeno uno (anche se Gomez è al rientro dopo 5 mesi di stop). Un'Inter più logica, con gli esterni che sono tornati a spingere sulla fasce come a inizio stagione, e che sembra aver recuperato una forma fisica che mancava da tempo. Resta da verificare nelle prossime giornate, per capire quanto la vittoria di ieri sia anche da imputare al momento difficile dei viola. Che giustamente, va detto, ricordano come proprio contro le rivali dirette (Napoli e Inter) in casa abbia perso per due clamorose sviste arbitrali.

Per la lotta in zona Champions al momento il Napoli continua a dimostrare di avere qualcosa in più: il terzo posto non è in discussione, salvo rovesci imprevisti. Per l'Europa League, oltre alla Fiorentina, sono in corsa Inter (se saprà tenere il passo) e insisto a dire il Milan (se saprà aumentarlo rispetto all'andamento altalenante avuto finora). Entrambe le milanesi sono attese a un cambio di passo, ma va segnalato come al momento l'Inter goda dell'indubbio vantaggio di dover giocare una sola competizione. Milan, Fiorentina, e Napoli, per restare alle concorrenti dirette, hanno anche le gare europee, Napoli e Fiorentina anche la finale di Coppa Italia. Un bello stress in più, fisicamente e mentalmente.

Segnalo infine di prestare molta attenzione al Parma: deve ancora recuperare la partita con la Roma, ma intanto si è già portato a quota 36 punti, a meno tre dall'Inter, grazie a una spiccata tendenza alla vittoria nelle ultime giornate. Con i tre punti, la classifica si scala in fretta, continuasse così sarebbe un osso duro fino alla fine della stagione.

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