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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2014 alle ore 14:41.
L'ultima modifica è del 19 febbraio 2014 alle ore 20:20.

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Beppe Grillo spiazza Matteo Renzi non facendolo parlare nel corso delle consultazioni tra il presidente del Consiglio incaricato e la delegazione M5S. Renzi inizia l'incontro con Grillo conciliante. «Vi ringrazio di aver accettato l'invito alla consultazione. Per quello che ci riguarda non vi chiediamo alcun accordo vecchio stile, non siamo a chiedervi la fiducia». Così Renzi accoglie la delegazione M5S. Poi prova a parlare del suo programma ma Grillo lo interrompe subito: «Non sono venuto qui a parlare di programmi». E l'incontro finisce dopo cinque minuti senza riuscire mai a entrare nel merito.

Grillo: non parlo di programmi
«Non sono venuto qui a parlare di programmi. Sono venuto qua a dimostrarti qualcosa in modo educato e gioioso: sei una persona giovane ma anche vecchia», attacca subito Grillo. «Sono venuto a dimostrarti - aggiunge rivolto a Renzi - la nostra totale indignazione per quello che rappresenti: noi siamo coerenti tu non sei credibile, non ci interessi, rappresenti De Benedetti e gli industriali», rincara la dose Grillo.

Grillo: non abbiamo fiducia in te e nel tuo sistema
«Mi alzo e ti comunico che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema», aggiuge Grillo. E ancora: «La nostra stima non ce l'hai - gli dice a più riprese - Non hai neanche un'idea di come potrebbe essere il mondo. Non ce l'hai un'idea. Le rinnovabili non sai neanche cosa sono».

Renzi al leader M5S: non sei mai stato democratico
Renzi non riesce a fermare Grillo: «Non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!», prova a dire il segretario Pd. E ancora: «Almeno un minuto me lo devi dare». Ma il leader M5S che prima aveva detto: «Ti do tre minuti, non abbiamo tempo per te, non abbiamo tempo da perdere» poi cambia idea e chiude le porte al dialogo: «Non ti do neanche un minuto, è finita caro«, è il saluto di Grillo a Renzi.

Grillo: non voglio colloquiare, ma eliminare
Grillo non ha nascosto la sua insofferenza per un incontro che lui non voleva, ma che è stato costretto ad accettare dopo che gli iscritti hanno detto sì alle consultazioni, malgrado il suo parere contrario. E in conferenza stampa aggiunge: «Se era per me non venivo. Sono venuto per la Rete. Abbiamo votato e siamo venuti perché abbiamo un principio di democrazia. La maggioranza dei votanti ha detto "andiamo". Ma non avevo una scaletta di cose perché non mi interessa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare».

Renzi: mi spiace per chi ha votato M5S, meritate di più
«Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l'Italia, anche per voi #lavoltabuona» ha scritto Matteo Renzi su Twitter, dopo l'incontro con Beppe Grillo.

«Grillo? in crisi di consensi, scappa»
Poi il premier incaricato, rispondendo ai giornalisti che gli chiedono un giudizio sull'incontro appena avuto con Beppe Grillo chiosa: «Sono veramente dispiaciuto per chi lo ha votato, ero abbastanza imbarazzato, capisco la difficoltà della prevendita e del calo di consenso...». Ora «mi auguro che in Parlamento ci sia la possibilità di prendere il buono dalle proposte dei 5 stelle».

Parte streaming e Grillo lancia hastag #sfiduciamoRenzie
Appena iniziato alla Camera lo streaming delle consultazioni tra i 5 Stelle e il presidente incaricato, subito in contemporanea, l'ex comico genovese aveva lanciato l'hastag #sfiduciamorenzie che in pochissimi minuti ha raccolto sulla pagina facebook più di 500 «mi piace».

«Peccato, occasione perduta»: in campo grillino la fronda di 4 dissidenti
In serata, l'incontro-scontro tra Grillo e Renzi registra uno piccolo smottamento nel fronte grillino come testimonia una nota congiunta diffusa dai parlamentari M5S Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, e Luis Alberto Orellana per sottolineare «le proprie perplessità sul modo in cui Beppe Grillo ha inteso approcciare il colloquio di oggi col presidente del Consiglio incaricato». Un vero ««peccato», per i quattro dissidenti: «Sarebbe stata un'ottima occasione per chiedere in streaming a Renzi cosa pensa delle grandi questioni su cui il Pd non si é mai espresso in modo chiaro», come gli sprechi legati alla Tav o l'acquisto degli F35.

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