Taglio al cuneo fiscale, semplificazioni e coperture dalla spending review: il decalogo del Sole 24 Ore per rilanciare il Paese
Dieci interventi prioritari sui temi più urgenti dell'economia. Sono le indicazioni del Sole 24 Ore per far ripartire la crescita in Italia e che saranno sul tavolo del neo premier Matteo Renzi nei primi giorni del suo mandato. Vediamo quali sono
6. Operazione debito / Tre «leve» per ridurre il debito

La proposta
Lo stock di debito pubblico pari a oltre 2.000 miliardi si può ridurre in maniera sostanziale e in tempi non biblici con una serie di interventi simultanei, strutturali, una tantum e contabili, a livello domestico ed europeo. L'Italia fa la sua parte ma anche l'Eurozona deve fare la sua. Operazioni strutturali: avanzo primario; crescita superiore all'1%; privatizzazioni e liberalizzazioni di oltre 24.000 società partecipate dalle Pa locali (emersione debiti nascosti tra municipalizzate e comuni e meno debiti futuri); emissione di eurobond per investimenti (meno debito futuro pubblico nazionale e aumento Pil). Operazioni una tantum: dismissioni di patrimonio immobiliare della Pa centrale e locale; privatizzazioni di società partecipate dal Tesoro; cartolarizzazioni o trasferimento di asset pubblici in società fuori dal perimetro della Pa che emettono bondo warrant garantiti da asset e/o dallo Stato. Privatizzazioni di partecipate del Mef, compresa una quota della Cdp. Operazioni contabili: trasferire debito Efsf e prestiti bilaterali tra Stati (Italia-Grecia) all'Esm; sgravi sul debito per pagamento debiti commerciali pregressi della Pa.
Gli strumenti normativi
Decreto su portata fondo di ammortamento del debito pubblico; decreti su creazione veicolo fuori dalla Pa; accordo europeo su eurobond e operazione contabile Efsf/ Esm.
I numeri
Dismissioni di immobili (compresi beni a uso governativo, enti locali e Difesa), mattonebond: 50-150 mld. Privatizzazioni: oltre 20 mld. Impatto trasferimento passività Efsf e prestiti bilaterali all'Esm: fino a 50 mld. Impatto sgravi su debiti pregressi Pa: fino a 47 mld. Eurobond: svariati punti di Pil.
DISMISSIONI DI IMMOBILI: 50-150 miliardi
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