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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2014 alle ore 13:59.
L'ultima modifica è del 26 febbraio 2014 alle ore 08:50.

Renzi a Treviso per promuovere il candidato sindaco Giovanni Manildo del Pd (Fotogramma)Renzi a Treviso per promuovere il candidato sindaco Giovanni Manildo del Pd (Fotogramma)

È stato boy scout come Renzi e come il premier ha 3 figli. Oltre a essere del Pd e ad avere il mestiere di sindaco nelle vene. È solo un po' più "vecchio": 44 anni contro i 39 di Renzi. È Giovanni Manildo, primo cittadino di Treviso, il "Renzi del Nord-Est" che oggi riceverà la visita del neo premier che ha deciso di cominciare dal capoluogo della Marca il suo tour nei comuni e nelle scuole d'Italia. «Accogliamo con grande entusiasmo l'arrivo di Matteo Renzi di cui condivido questo impegno sulla scuola che è sicuramente un motore importante dello sviluppo», spiega Manildo, eletto sindaco lo scorso maggio con il Pd dopo vent'anni in cui la Lega Nord ha governato la città senza interruzioni. E con l'ex sindaco di Firenze che è venuto a dargli una mano in piena campagna elettorale alla vigilia delle elezioni: «La piazza centrale di Treviso non è mai stata così piena come quel giorno dello scorso maggio in cui è venuto Renzi a parlare. È li che ci siamo conosciuti bene ed è nato questo rapporto reciproco di stima».

Cosa gli dirà oggi?
Lo ringrazierò per questo segnale che vuole dare al Nord Est che ha sofferto molto la crisi e da cui deve ripartire la ripresa economica. E ovviamente gli darò il mio in bocca al lupo per la sua sfida, quella di voler ricreare un rapporto di fiducia con le istituzioni.

Cosa gli farà vedere?
Stiamo scegliendo una scuola media tra i 5 istituti che abbiamo in città. Ma gli faremo incontrare anche una delegazione dei lavoratori dell'Electrolux, oltre a imprenditori e rappresentanti di associazioni.

Cosa pensa dell'idea di Renzi di allentare il patto di stabilità per investire nell'edilizia scolastica?
Che è cruciale. Treviso è un Comune virtuoso che non può spendere per i vincoli del patto. Abbiamo 8 milioni fermi che possiamo investire nell'edilizia scolastica, visto che in diverse scuole ci sono aule non agibili. Ma queste risorse possono essere utile anche per rimodernare le case del Comune o aprire altri piccoli cantieri.

Secondo lei è arrivato il momento per i sindaci di prendere il loro posto nella politica nazionale?
Credo che i sindaci abbiano avuto la fortuna di essere eletti da un buon sistema elettorale che, parafrasando l'uomo ragno, dà ampi poteri ma anche grandi responsabilità. E in più è un ruolo che ti mette in contatto con la gente. Insomma è un buon sistema per selezionare la nuova classe dirigente. E Renzi premier e Del Rio a Palazzo Chigi sono un bel viatico.

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