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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2014 alle ore 11:37.
L'ultima modifica è del 25 febbraio 2014 alle ore 13:05.

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«I tagli al cuneo fiscale? Pensiamo che nell'arco di 12 mesi 8 miliardi siano ampiamente alla portata, a 10 miliardi si può arrivare. Non è un libro dei sogni». Così il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, ospite di 24 Mattino su Radio 24 elenca le cifre del programma economico del governo Renzi. Cifre anticipate sul Sole 24 Ore di oggi.

Taddei ha fatto anche un esempio. «Se un lavoratore guadagna 1.600 euro netti significa che dichiara circa 30mila euro lordi. A questa persona con la nostra riforma fiscale riusciremo a dare 500-600 euro l'anno, circa 50 euro netti in più in busta paga al mese. Questo cambia la vita? No. È un segnale tangibile? Sì. È un passo nella direzione giusta. Ci siamo impegnati per una riduzione drastica della tassazione sul lavoro, e lo faremo», ha detto Taddei a Radio 24.

E le risorse necessarie? «Puntiamo alla riduzione del 10% dell'Irap per un totale di 2,3 miliardi, non altre cifre perché spesso si confonde l'Irap pagata da pubblici, che è una partita di giro, e quella dei privati, che equivale a 23 miliardi. Il calcolo va fatto su quella dei privati, quindi 2,3 miliardi li recuperiamo così. Rimangono, per stare bassi, altri 5 miliardi. Come trovare i soldi? Da una riduzione della spesa pubblica. Il piano di Cottarelli, quando verrà presentato, apporterà cambiamenti radicali rispetto al passato. E accanto a Cottarelli il Pd ha svolto un lavoro parallelo di revisione della spesa. Secondo i nostri calcoli è possibile recuperare 5-6 miliardi nell'arco di 12 mesi proprio dal taglio della spesa. Si deve agire su due parti fondamentali della spesa, che sono aggredibili: il primo sono i consumi intermedi della Pubblica amministrazione attraverso un ruolo rinnovato di Consip, da lì arriveranno risparmi corposi. Il secondo è il tema dei sussidi alle imprese. Una marea di sussidi si perdono nelle pieghe delle incongruenze tra piani regionali e nazionali, programmi strambi in cui finiscono moltissimi soldi pubblici. Non è come si dice genericamente il taglio dei 10 miliardi di sussidi alle imprese, ma da zero a 10 miliardi ci sono cifre considerevoli da recuperare».

Su questi temi - ha concluso Taddei a Radio 24 - «testeremo le forze politiche. Bisogna andare di fronte all'organizzazione dello Stato, vedere dove si spende oltre l'accettabile e impegnarsi a fare anche ciò che è spiacevole. Quando si interviene c'è sempre qualcuno che avanza scuse mirabolanti, giustificazioni per le spese più improbabili. Lì si misurerà la determinazione della politica».

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