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Questo articolo è stato pubblicato il 26 febbraio 2014 alle ore 16:32.
L'ultima modifica è del 26 febbraio 2014 alle ore 22:39.

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Gli iscritti M5S hanno ratificato sul web l'espulsione dei 4 senatori "dissidenti" Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella e Luis Alberto Orellana, dopo l'espulsione decisa nella notte nel corso della riunione congiunta dei gruppi parlamentari. Il responso è arrivato pochi minuti dopo le 19, alla chiusura delle urne virtuali. Hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati: 29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione. 13.485 hanno votato contro. E intanto tre degli espulsi (Bocchino, Orellana e Battista) hanno annunciato le dimissioni da senatore. Assicurando che altri colleghi (si parla di una decina in tutto) sono pronti a seguire il loro esempio. Mentre altre voci accreditano l'ipotesi di formazione di un nuovo gruppo parlamentare al Senato. E il M5s si spacca anche alla Camera dopo sono in sei ad annunciare l'uscita dal gruppo.

Lo scontro al Senato: «sono peggio dei fascisti»
Questo pomeriggio nel corso della riunione dei senatori convocata per discutere dell'espulsione dei 4 "dissidenti", rei di criticare continuamente la linea di Grillo, una decina di senatori ha deciso di andare via. Lo scontro è avvenuto con il capogruppo, Maurizio Santangelo, quando la senatrice Serenella Fucksia ha chiesto di invalidare la congiunta di ieri sera (che ha dato il via libera alle quattro espulsioni) «non valida perché prima dovevano riunirsi i senatori». Alla richiesta si è aggiunto Lorenzo Battista, uno dei quattro nel mirino, che a Santangelo ha chiesto: «Chiama Grillo e digli che l'assemblea di ieri non era valida». Ma Santangelo ha risposto senza mezzi termini: «Sai che c'è? Vattene!». A quel punto, non solo Battista ma almeno altri 10 colleghi - tra i quali Bencini, Bignami, Bocchino, Campanella, Romani - sono andati via. «Sono peggio dei fascisti». Così una senatrice 5 stelle, tra quelle ormai considerate dissidenti e che per questo preferisce restare anonima, accusa quella parte del gruppo M5S che con «metodi antidemocratici e brutali» vuole l'espulsione dei 4 finiti nel mirino di Grillo.

Orellana: siamo 9 dimissionari
Alla fine in tutto sarebbero in 9 pronti a lasciare il Movimento e palazzo Madama, sempre che le dimissioni saranno accettate dall'Aula. «Siamo in 9 e penso che rimarremo in 9». Così il senatore Luis Alberto Orellana ha risposto ai giornalisti dopo una riunione avuta con gli altri 3 colleghi espulsi dalla Rete - Bocchino, Battista e Campanella - e con la dissidente Monica Casaletto. Visibilmente provato il senatore Bocchino che ha sottolineato: «Mi è franato il terreno sotto i piedi..». Tra gli altri dimissionari Maurizio Romani, Maria Mussini, Alessandra Bencini e Cristina Di Pietro.

Domani Orellana, Battista e Bocchino formalizzano dimissioni
Battista, Bocchino, Campanella, secondo quanto si apprende, formalizzeranno domani mattina, insieme alla collega dissidente Monica Casaletto, formalizzeranno le loro dimissioni da senatori alla presidenza del Senato. Gli altri 4 invece - Mussini, Di Pietro, Bencini e Romani - non avrebbero ancora preso una decisione definitiva anche se l'orientamento sarebbe quello delle dimissioni anche per loro quattro. Possibili dimissioni anche per Campanella che però ai microfoni di Skytg24 aveva manifestato l'intenzione di continuare l'attività da parlamentare.

Il deputato Tacconi: esco dal gruppo, altri cinque stanno valutando
E intanto il movimeno si spacca anche alla Camera. Il deputato pentastellato Alessio Tacconi, facendo riferimento alle 4 espulsioni votate ieri dall'assemblea congiunta dei grillini di Camera e Senato scrive su twitter: «Massima solidarietà ai senatori. Consideratemi il quinto».Poi alla Zanzara su Radio24 annuncia: «Esco dal gruppo dei 5 Stelle alla Camera e con me ci sono altri cinque deputati che stanno valutando. Con questo voto si è dimostrato che non è possibile andare contro il parere di Grillo e Casaleggio». E in serata su twitter: «Stesse idee. Stesse battaglie. Solamente, da stasera fuori da un Movimento non democratico».

Ipotesi nuovo gruppo al Senato
Accanto all'ipotesi dimissioni, fonti interne fanno notare che ci sarebbero i numeri per la formazione di un nuovo gruppo parlamentare al Senato. Secondo il senatore grillino Roberto Cotti, «sono più di 30 i colleghi di Palazzo Madama pronti a difendere Campanella e gli altri esponenti del Movimento 5 stelle indicati come dissidenti». Cotti spiega che «sono pronti a costituire un gruppo autonomo». Un'ipotesi rilanciata dalla senatrice Adele Gambaro, già Movimento 5 Stelle, fra i primi ad aver subito la procedura di espulsione dal Movimento fondato da Beppe Grillo: «Il mio consiglio? Continuare al di fuori, in un gruppo alternativo, a portare avanti le idee del Movimento 5 Stelle».

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