Dalla Super-Tasi all'abrogazione della web tax, le novità del decreto Salva Roma
Via libera del Cdm a un decreto legge in tema di finanza locale e funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche. Nel decreto, oltre alle norme per Roma Capitale, è contenuta la Super-Tasi, ma anche l'abolizione della web tax. Il Cdm ha anche dato il via libera a un disegno di legge per garantire la funzionalità degli enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti e opere pubbliche e consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali. Ecco una rapida sintesi dei contenuti del decreto legge Salva Roma e del ddl Enti locali.
di Nicoletta Cottone
4. Decreto Salva Roma. Aiuti agli enti locali in difficoltà, ma obbligo di risanamento
Norme ad hoc per sanare le situazioni le situazioni più gravi degli enti locali, ma imponendo criteri stringenti per l'obbligo di risanamento. Vengono sospese le procedure esecutive nei confronti dei Comuni in pre dissesto. Per l'esercizio 2014 gli enti locali che abbiano presentato, nel 2013, piani di riequilibrio finanziario che non sono poi stati approvati dalla Corte dei Conti, hanno la facoltà di presentare un nuovo piano entro 90 giorni dal diniego della Corte dei Conti a condizione che sia avvenuto un miglioramento nel risultato di amministrazione registrato nell'ultimo rendiconto approvato. Per il Comune di Napoli vengono inoltre sospese temporaneamente le procedure esecutive a carico. Per quanto riguarda il trasporto pubblico campano vengono vietate azioni esecutive verso società che gestiscono il Tpl regionale fino al 30 giugno 2014. Si dispone che nei Comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, il cui riequilibrio finanziario sia condizionato da significative misure di riduzione dei costi e razionalizzazione delle società partecipate, l'ente possa raggiungere l'equilibrio entro tre anni compreso quello in cui è stato deliberato il dissesto. Le Regioni e gli enti locali che non hanno rispettato i vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa sono obbligati a recuperare integralmente le somme indebitamente erogate al personale dirigenziale e non dirigenziale. Il recupero avviene gradualmente con quote annuali a valere sui fondi di amministrazione.Per favorire gli investimenti, per gli anni 2014 e 2015 gli enti locali possono assumere nuovi mutui e ricorrere ad operazioni di indebitamento oltre il limite attualmente previsto e comunque per un importo non superiore alle aliquote di capitale dei mutui e dei prestiti obbligazionari precedentemente contratti e rimborsati nell'esercizio precedente.Viene ulteriormente prorogato, dagli attuali quattro mesi a dodici mesi, il termine entro il quale le pubbliche amministrazioni devono effettuare la cessione di talune partecipazioni non funzionali.
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